Roma, Petruzzi: “Stagione positiva. Dybala? E’ il calcio. Mourinho ha fatto una scelta…”

I giallorossi hanno sfiorato la festa in Europa League e chiudono sesti in campionato, Petruzzi: “Senza coppa sarebbe stato quarto posto”

La Roma domenica ha chiuso il campionato al sesto posto, dopo il grande dispendio di energie dello scorso mercoledì nella finale di Europa League contro il Siviglia. Una stagione intensa quella dei romanisti, guidata da Josè Mourinho che dal suo approdo nella Capitale ha collezionato due finali, tra cui quella di Conference League vinta lo scorso anno.  Per analizzare il percorso dei giallorossi è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com l’ex difensore della Roma Fabio Petruzzi.

Bilancio della stagione?

Secondo me è stata positiva. Se si vuole tenere conto del sesto posto e quindi il fatto di essere fuori dalle prime quattro posizioni, ci può stare. E’ un discorso che avevo fatto anche io la scorsa estate, ma non avevo preventivato l’ipotesi di arrivare in fondo all’Europa League. Mettendo i due scenari sulla bilancia, campionato e coppa, io scelgo la finale. Purtroppo è andata male, ma abbiamo vissuto emozioni forti. Arrivare a Budapest è stato grandioso. Si doveva prendere una decisione e Mourinho la sua scelta l’ha fatta: ha dato priorità alla competizione europea.  Per me la Roma, senza coppa, sarebbe arrivata tra le prime quattro in campionato“.

Fabio Petruzzi
L’ex giallorosso Fabio Petruzzi – Notizie.com

Tornando alla finale e ai rigoristi che hanno fatto discutere, si potevano fare scelte migliori?

Non possiamo sapere come sia andata realmente. Di solito, quando si arriva fino in fondo, dopo i supplementari e con qualche giocatore affaticato, il mister chiede ai ragazzi chi si la sente di andare dal dischetto. La Roma è arrivata ai rigori senza Dybala, Pellegrini e Abraham, che se vogliamo sono i primi indiziati per batterli. Il penalty comunque lo sbagliano anche i più grandi, è un terno al lotto. Magari è stata azzardata la scelta di Ibanez; per me il brasiliano ha fatto una buona stagione, ma è andato in difficoltà nei momenti importanti. Sulla base di questo, per lui psicologicamente era dura; mi sarei aspettato che si fosse proposto un giocatore di esperienza come Wijnaldum“.

Alla luce di quanto visto anche mercoledì, questa Roma è Dybala-dipendente?

Finale a parte, per me è il giocatore più forte del campionato italiano, quando sta bene fa la differenza. Quest’anno c’è stato poco, nella corsa non è più quello di sempre dopo gli infortuni degli ultimi anni, ma lui è la luce. Dybala è il calcio. Avendolo avuto a mezzo servizio in finale ha comunque fatto capire che può cambiare la partita; il rammarico è che non c’è stato nella parte finale del campionato. Come El Shaarawy altro giocatore che può fare la differenza, quando sta bene“.

Sulla base di questo, col senno di poi, sarebbe stato meglio sfruttare l’argentino nella ripresa?

A mio avviso no, anche io l’avrei messo subito. Dybala è stato gestito in maniera perfetta dallo staff tecnico. In queste gare deve esserci dall’inizio, infatti la sua presenza si è notata. Inserirlo dopo sarebbe stato tardi, forse. Tenerlo in campo 120′ era impensabile e per me è stato fatto tutto quello che doveva essere fatto“.

José Mourinho
José Mourinho, tecnico della Roma – Notizie.com (LaPresse)

Mourinho è l’idolo dei tifosi, come valuta il lavoro del tecnico?

Dal punto di vista del gioco, non sono innamorato del suo calcio: dà concretezza e risultati, mettendo in secondo piano l’estetica. Ogni tecnico ha poi la sua visione, chiaramente. Pensiamo anche a Simeone. Ma sul fronte umano, non possiamo che ringraziarlo. In due anni ha fatto sì che lo stadio tornasse piano, anche a Budapest; ha ricompattato l’ambiente, ha riportato entusiasmo, emozioni, tutto. Mi auguro che possa rimanere, anche perché con lui sai che possono arrivare calciatori importanti: basta una sua chiamata, come abbiamo visto con Dybala. E’ un tecnico che bada al sodo, alla concretezza, vuole arrivare fino in fondo. Quest’anno ha rischiato, mollando il campionato e scegliendo la Coppa, ma a fine stagione non si può non ringraziarlo. La giornata di mercoledì è stata speciale, ci siamo giocati la ‘Coppa Uefa’, ai miei tempi si chiamava così. Spero rimanga il tecnico perché i tifosi della Roma sono straordinari e meritano soddisfazioni; io li ho vissuti dal campo e vedendoli da fuori confermo che sono uno spettacolo, unici al mondo. E’ stupendo vedere lo stadio pieno anche fuori casa, sono queste le emozioni che mi porto dietro da quando sono bambino. Poi come ha detto, Matic a Dybala, ‘this is football’: perdere ai calci di rigore fa male, ti giochi un’annata in pochi istanti, siamo tornati negli anni, a Roma-Liverpool, però non possiamo che ringraziare i ragazzi che in campo hanno dato tutto, nonostante gli acciacchi, Mourinho che ci ha dato emozioni forti, la società che da quando è subentrata ha portato giocatori importanti e i tifosi che mi hanno emozionato come quando ero bambino“.

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