Il nuovo sindaco di Ancona in esclusiva a Notizie.com: “Per la città oggi è un giorno storico. E’ stata premiata la credibilità del progetto e della coalizione”

Dopo trent’anni Ancona passa al centrodestra. Il nuovo sindaco Daniele Silvetti ha sconfitto Ida Simonella, ex assessore del Pd e candidata del centrosinistra. Un successo storico, che consegna alla maggioranza una città chiave. Capoluogo delle Marche. “Un risultato storico. Ancona deve tornare ad essere una città credibile”, ha dichiarato il nuovo sindaco in esclusiva a Notizie.com.

Sindaco Silvetti, che giorno è oggi per lei?

“Per me è sicuramente una giornata pazzesca, ma per la città di Ancona è un giorno ancora più importante. Un giorno storico. Non solo perchè quì il centrodestra non aveva mai governato, ma perchè la voglia di cambiamento è stata trasversale, così come è stato confermato dai dati. Questi risultati ci dicono cose importanti e segnano un cambiamento totale. La voglia di qualcosa di diverso è stata tanta. Non è stata solo la vittoria di una parte politica nei confronti di un’altra”.

Tra i commenti più significativi, c’è stato quello del Premier Meloni, che riferendosi alla vittoria di Ancona e dei comuni toscani, ha ribadito che non esistono più bandiere inespugnabili.

“Sono d’accordo. Mi sembra il dato più evidente. Oggi i cittadini sono più liberi di scegliere il governo che vogliono, indipendentemente dalle appartenenze, dai propri valori e dalla propria cultura. Più che mai in città che sono sempre state connotate con un colore politico e dimostrano invece un’altra cosa”.

Quale?
“Che è molto più importante valutare la credibilità di un candidato, di un programma politico e dei contenuti”.

E della coalizione che sostiene il candidato. Sotto questo punto di vista, anche in previsione delle Europee, il centrodestra ha dato un segnale importante…

“Mi sembra uno degli aspetti più importanti, che i cittadini hanno immediatamente preso in considerazione. Il segnale è molto forte ed è arrivato in modo articolato. I voti più importanti sono arrivati dai quartieri più popolari. C’era quindi una gran voglia di cambiamento che arrivava proprio da questa parte della popolazione”.

Qual’è il suo motto e la prima cosa che si sente di promettere. Anche da chi non l’ha eletta?

“Questa è una città che ha bisogno di trovare una sua coesione sociale. Lo dico da tempo. Ha bisogno di trovare solidità e unità, per tornare ad essere capoluogo di regione. In campagna elettorale ci sono stati dei toni che lasciavano presagire una forte contrapposizione. Ora invece serve unità. Solo così possiamo tornare ad essere un vero capoluogo, che sarà anche capofila e che dovrà dare un forte impulso alla Regione”.

Sindaco, riprendendo una vecchia battuta di Elly Schlein, l’hanno vista arrivare oppure no?
“Hanno fatto finta di non vedermi arrivare”