L’IA impressionante pure nella scienza: nuovo antibiotico in due ore

Nuova dimostrazione dell’impressionante potenziale della nuova tecnologia che sta cambiando il mondo, adesso anche nel campo scientifico

L’uso dell’intelligenza artificiale nel campo medico ha dimostrato un enorme potenziale, come dimostrato da uno studio condotto dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge, dall’Università di Harvard e dall’Università McMaster di Hamilton, in Canada. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Chemical Biology e hanno rivelato non solo una scoperta sorprendente, ovvero una molecola efficace contro un “superbatterio”, ma anche un metodo innovativo per raggiungere tale risultato.

Scienza
La scienza si sta avvalendo dell’intelligenza artificiale – Notizie.com

Negli ultimi decenni, la ricerca su nuovi antibiotici ha progredito lentamente, mentre la resistenza batterica, cioè la capacità di alcuni batteri di eludere le terapie esistenti, è aumentata in modo significativo. Tuttavia, grazie all’uso di reti neurali artificiali, modelli di apprendimento automatico, è possibile selezionare migliaia di molecole e raggiungere traguardi che fino a pochi anni fa sembravano inimmaginabili. Gli autori di questo studio hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per esaminare circa 7.000 molecole e valutare la loro efficacia contro l’Acinetobacter baumannii, un batterio Gram-negativo che presenta una resistenza quasi totale (circa il 90%) ad alcuni degli antibiotici più potenti disponibili, come i fluorochinoloni, gli aminoglicosidi e i carbapenemi.

L’Intelligenza Artificiale scopre un nuovo antibiotico

Questo batterio ha la capacità di acquisire frammenti di DNA dall’ambiente circostante o da altri organismi, aumentando così la sua potenza. La sua sopravvivenza prolungata sulle superfici lo rende un pericolo significativo negli ospedali, in quanto un paziente immunocompromesso che viene infettato da questo batterio può sviluppare un’infezione che il suo sistema immunitario non è in grado di combattere e per la quale non esistono terapie efficaci. I ricercatori americani e canadesi hanno utilizzato un ampio database di molecole, chiamato “drug repurposing hub”, per identificare una possibile nuova arma: l’abaucina, un composto con attività specificamente diretta contro A. baumannii.

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L’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando il mondo – Notizie.com

Tradizionalmente, la scoperta di nuovi antibiotici richiede molto tempo e risorse, ma l’uso dell’intelligenza artificiale ha permesso di accelerare notevolmente il processo. Le reti neurali artificiali sono in grado di analizzare grandi quantità di dati e individuare pattern e correlazioni che potrebbero sfuggire all’occhio umano. Nonostante i risultati promettenti, comunque, è importante sottolineare che l’abaucina è ancora in fase di studio e richiederà ulteriori ricerche e sperimentazioni prima di poter essere utilizzata come trattamento clinico: al tempo stesso però la scoperta dimostra il potenziale dell’intelligenza artificiale nell’accelerare la ricerca di nuovi farmaci e nell’affrontare le sfide legate alla resistenza agli antibiotici.

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