Antimafia, Ciavardini respinge le polemiche su Colosimo: “Assurde”

Antimafia, Ciavardini non ci sta e respinge le polemiche che sono piovute addosso alla Colosimo. Lo ha fatto in una intervista che ha rilasciato al quotidiano “Libero”

Intervista al quotidiano "Libero"
Chiara Colosimo e Luigi Ciavardini (Ansa Foto) Notizie.com

La notizia che ha riguardato Chiara Colosimo, come nuova presidente dell’Antimafia, ha scatenato non poche polemiche. Non solamente da parte dei parenti delle vittime di mafia che si sono sentiti presi in giro per via della sua nomina, ma soprattutto da parte dell’opposizione. La stessa che ha deciso di lasciare l’aula, in segno di protesta, pochi attimi prima della votazione. In particolar modo per quanto riguarda i suoi rapporti con Luigi Ciavardini. Quest’ultimo, infatti, è accusato di aver compiuto la strage di Bologna di tantissimi anni fa. Anche se si è sempre dichiarato innocente. Una vecchia foto lo ritraggono insieme. Quello scatto ha scatenato non poche polemiche.

Lo stesso Ciavardini, però, ci ha tenuto a fare chiarezza su quanto sta succedendo. Tanto è vero che ha deciso di metterci una pietra sopra e di metterci la faccia. Anzi, in questo caso, rilasciando una intervista ai microfoni del quotidiano “Libero“. Dove ha respinto tutte le critiche che sono piovute alla neo numero uno dell’Antimafia. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Noi di Gruppo Idee ci siamo sempre confrontati con tutti, Pd compreso. Non credo questa sia una colpa. Confermo che ho conosciuto Colosimo per il suo ruolo istituzionale, quando era consigliera della Regione Lazio, così come ho conosciuto altri politici di sinistra“.

Ciavardini protegge la Colosimo: “Attacchi assurdi nei suoi confronti”

Intervista al quotidiano "Libero"
Luigi Ciavardini (Ansa Foto) Notizie.com

Sulla foto precisa: “Non ricordo neanche bene quando è stata scattata. A me interessa il reinserimento dei detenuti, questo è il mio lavoro. So cosa significa stare dietro le sbarre”. Il suo Gruppo Idee ha collaborato con la Regione Lazio, quando come governatore c’era Nicola Zingaretti: “Ci siamo sempre confrontati con tutti. Se vogliono rinnegare è perché devono attaccare il governo di destra“.

Sugli attacchi alla Colosimo ribadisce: “Che la Colosimo non possa fare la presidente dell’Antimafia perché ha dei legami con noi quando è una persona che ha 37 anni e io purtroppo ne ho 60, è assurdo anche a livello generazionale, non esiste collegamento. Credo che valga il detto il potere logora chi non ce l’ha”. Quando gli è stato chiesto se fosse un simpatizzante di Fratelli d’Italia la risposta non si è fatta attendere: “Assolutamente no. Non sono vicino ad alcun partito politico, non posso neanche votare“.

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