Antimafia, rapporti con Ciavardini? La Colosimo fa chiarezza

Antimafia, possibili rapporti con Ciavardini? La nuova presidente Chiara Colosimo ci ha tenuto a fare chiarezza in merito a questo argomento delicato. Tanto da rilasciare una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa”

Intervista a "La Stampa"
La nuova presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo (Ansa Foto) Notizie.com

La sua nomina ha scatenato non poche polemiche. In primis quella da parte dei parenti delle vittime di mafia che hanno voluto scrivere una lettera alla commissione Antimafia di non prendere in seria considerazione la candidatura di Chiara Colosimo. Nel giorno delle elezioni, però, in aula l’opposizione ha deciso di lasciare la stessa in segno di protesta. Soprattutto in un giorno importante e particolare (anniversario della strage di Capaci dove venne ucciso il giudice Giovanni Falcone). Poco è importato visto che i voti sono andati avanti, tanto da raggiungere il quorum è diventare la nuova presidente.

Anche se, come riportato in precedenza, non sono assolutamente mancate le polemiche in merito. Soprattutto per via dei suoi presunti rapporti amichevoli con Luigi Ciavardini, ovvero il noto terrorista italiano accusato della strage di Bologna e di molto altro ancora. In merito a questo (ed a molto altro ancora) la stessa Colosimo ci ha tenuto a fare chiarezza e lo ha fatto rilasciando una intervista ai microfoni de “La Stampa” dove si è soffermata su questo “presunto” rapporto che avrebbe con il terrorista nativo de l’Aquila.

Antimafia, Colosimo su Ciavardini: “Non è un amico”

Intervista a "La Stampa"
La nuova presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo (Ansa Foto) Notizie.com

La Colosimo fa chiarezza e ammette: “Ciavardini non è un amico“. Anche se, a dire il vero, in molti ribattono sul fatto che in rete ci sia una foto di loro due. Anche su questo, però, la nuova presidente dell’Antimafia si difende: “Capisco che possa dare questa impressione, in effetti non è una posa istituzionale“. Fatto sta che, però, le polemiche non sono mancate e continuano ad esserci. Soprattutto dopo la sua nomina in questo contesto molto importante.

Sempre in merito a quella foto scattata continua dicendo: “Io davvero non ricordo con precisione in quale occasione sia stata scattata, saranno passati circa dieci anni“. Poi sulla lettera di protesta scritta dai familiari delle vittime aggiunge: “Non mi aspettavo quelle dalle associazioni. Di cui continuo ad avere molto rispetto. Questo mi ferisce. Vorrei incontrarli presto. La narrazione che si è fatta è surreale. Sono nata nel 1986 e sto passando per la persona che non sono“.

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