Cameriera violentata, ‘Scommessa di 50 euro’: decisione dei giudici

Cameriera violentata per una scommessa dal valore di 50 euro: arriva la decisione da parte dei giudici 

Shock a Roma per la cameriera violentata dopo una scommessa
Cameriera violentata (Ansa Foto) Notizie.com

50 euro. Questo è il prezzo per stravolgere completamente la vita di una donna che stava effettuando il suo lavoro. Una scommessa fatta da un cameriere ad un altro suo collega. Per raccontare questa vicenda bisogna tornare indietro di un bel po’ di anni. Ci troviamo a Roma, precisamente nel quartiere Prati, dove il 23 luglio del 2016 una cameriera è stata, appunto, abusata sessualmente da un suo collega nello sgabuzzino adibito a spogliatoio per i dipendenti. Una serata ed una violenza che la donna non ha mai più dimenticato. Il locale in questione è “La locanda di Pietro“.

A quanto pare l’aggressore, rivolgendosi al pizzaiolo dell’attività, gli avrebbe detto: “Scommetti 50 euro che riesco a portarmela a letto?“. Da quel momento in poi è partita l’orribile scommessa. Il suo obiettivo era quello di abusare della sua coetanea. Il tutto è successo poco prima di iniziare il turno, quando si era reso conto che nello sgabuzzino erano rimasti da soli. Mentre la ragazza si stava preparando viene aggredita fisicamente dall’uomo che inizia a palpeggiarla contro la sua volontà. In quel momento diventa completamente una sua preda.

Roma, violentò cameriera per scommessa (50 euro): 5 anni e mezzo di carcere

Shock a Roma per la cameriera violentata dopo una scommessa
La decisione dei giudici (Pixabay Foto) Notizie.com

Successivamente, nel momento della violenza, nel camerino entra un terzo collega. L’aggressore si comportava come se nulla fosse successo. Diversamente la ragazza che aveva una faccia scioccata per quello che le era appena capitato. Solamente che, una volta uscito il terzo collega, la violenza è continuata: tanto da violentarla sessualmente. Dopo l’accaduto la giovane aveva deciso di recarsi in caserma per denunciare l’ex collega. Non solo: aveva contattato la fidanzata del cameriere, che l’aveva aggredita, per raccontarle di quanto fosse successo poco prima.

Il cameriere, nonostante tutto, ha cercato di respingere le critiche e le polemiche: affermando che si trattava di un rapporto consensuale. Non solo: aveva aggiunto che la collega fosse interessata a lui e che era gelosa della sua fidanzata. Una versione a cui i giudici non hanno mai creduto. Tanto è vero che hanno deciso di infliggergli una pena molto dura: dovrà scontare 5 anni e mezzo in prigione per violenza sessuale.

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