Colosimo all’Antimafia, Orlando non ci sta: “Sgomento nel giorno di Capaci”

Chiara Colosimo è stata scelta come nuova presidente dell’Antimafia, una decisione che non è stata affatto digerita da Andrea Orlando. L’esponente del Partito Democratico ha rilasciato una intervista al quotidiano “La Repubblica”

Intervista al quotidiano 'La Repubblica'
Andrea Orlando (Ansa Foto) Notizie.com

Nella giornata di ieri è arrivata la conferma e l’ufficialità della nomina di Chiara Colosimo come nuova presidente dell’Antimafia. Non in un giorno qualunque visto che, proprio ieri, si ricordava l’anniversario di una delle stragi che ha colpito il nostro Paese: quella di Capaci dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta. In questi ultimi giorni si stava parlando, anche con una certa insistenza, del fatto che la Colosimo potesse avere la meglio. Ed alla fine i sondaggi ed i risultati le hanno dato ragione. Una scelta che, però, in un primo momento non è stata affatto condivisa dall’opposizione.

Anche perché, proprio questi ultimi, poco prima della votazione in segno di protesta hanno deciso di lasciare l’aula. Un atteggiamento che ha scatenato non poche polemiche. Fatto sta che la Colosimo è riuscita ad ottenere il successo con 27 voti favorevoli, raggiungendo il Quorum e ricoperta da applausi dai pochi presenti rimasti. In merito a quanto accaduto anche Andrea Orlando ha voluto dire la sua. L’ex ministro della Giustizia ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Repubblica” dove ha voluto ribadire il proprio pensiero. Confermando, ovvero, che la nomina della Colosimo ha scatenato non poco rammarico.

Colosimo all’Antimafia, Orlando non ci sta: “Sgomento e rammarico”

Intervista al quotidiano 'La Repubblica'
Andrea Orlando (Ansa Foto) Notizie.com

La nomina della Colosimo, avvenuta proprio nell’anniversario dell’uccisione del giudice palermitano, proprio non è andata giù. Alcuni esponenti del Partito Democratico e dell’opposizione hanno mostrato la loro contrarietà con tweet e, soprattutto, con l’abbandono dell’aula. Queste sono alcune delle parole rivelate dallo stesso Orlando: “La maggioranza è andata avanti senza né ascoltare né interloquire con chi ha sollevato obiezioni.

Tutto questo, però, produrrà un danno grave alla commissione, un’istituzione che ha svolto un ruolo importante nella lotta al fenomeno mafioso. E tutto questo è accaduto in un giorno come questo. Una celebrazione al contrario“. In questo momento il politico ammette di provare un forte senso di “sgomento e rammarico. Non cogliere l’esigenza di un approccio unitario a un passaggio così forte dal punto di vista simbolico è stato un grave errore“.

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