Emilia-Romagna, Musumeci: “Tragedia inevitabile, Stato non si farà da parte”

In merito a quanto sta accadendo in Emilia-Romagna il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Il Messaggero”

Intervista ad 'Il Messaggero'
Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci (Ansa Foto) Notizie.com

Il governo ha fatto chiaramente capire che non ha intenzione di perdere un solo minuto in più. Ad aggiungersi alla coda di queste dichiarazioni ci ha pensato lo stesso Nello Musumeci. L’attuale ministro per la Protezione Civile, nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano “Il Messaggero“, ha ribadito che lo Stato non si farà assolutamente da parte. Tanto è vero che si sta studiando un decreto che possa tamponare l’emergenza nel prossimo Consiglio dei Ministri (in programma nella giornata di domani, martedì 23 maggio). Fino a questo momento si è parlato di una cifra di aiuto che si avvicina ai 30 milioni di euro. Anche se sicuramente non basteranno.

In merito a ciò il ministro ha fatto sapere che potrebbero essere soldi destinati ad acquistare beni e servizi con estrema urgenza. In questi giorni non sono mancate le polemiche sulla non presenza istantanea da parte della premier Giorgia Meloni nella regione colpita dall’alluvione. Ricordiamo che la presidente del Consiglio si trovava in Giappone, precisamente ad Hiroshima, per il G7 con i leader mondiali. Su questo ci ha tenuto a rispondere in questo modo: “Dove arrivare per liberare le città dalle acque? Non era in vacanza. Ha lasciato i lavori in anticipo. Sono solo speculazioni. Nessun governo si è mai mosso con tanta celerità”.

Emilia-Romagna, Musumeci: “Si possono limitare i danni con prevenzione strutturale”

Intervista ad 'Il Messaggero'
Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci (Ansa Foto) Notizie.com

Quella dell’Emilia-Romagna, a quanto pare, era una tragedia inevitabile: “Si possono solo limitare i danni con una seria prevenzione strutturale. Non voglio alimentare polemiche. Il problema esiste ed è nazionale”. Una delle soluzioni del ministro è quella di lavorare con le Regioni: “Bisogna pensare ad una struttura agile, snella, presso la presidenza del Consiglio”.

Tanto è vero che si è anche parlato di poter recuperare ‘Italia Sicura‘, ovvero una struttura nata quando al governo c’era Matteo Renzi: “Un modello che aveva alcuni aspetti positivi che pensiamo di recuperare nel ddl. Bisogna rivedere anche la normativa sulle autorizzazioni ambientali“. In conclusione aggiunge: “Le Regioni devono occuparsi in autonomia della prevenzione contro il dissesto. Lo Stato deve limitarsi al ruolo di arbitro e deve fare lo Stato. Non possiamo girarci dall’altra parte”.

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