Terzo Polo, Calenda non nasconde la delusione: “Ci avevo creduto”

Terzo Polo, il numero uno di ‘Azione’ Carlo Calenda ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Corriere della Sera” in merito alla situazione che si sta verificando negli ultimi giorni 

Intervista al Corriere della Sera
Il leader di ‘Azione’, Carlo Calenda (Ansa Foto) Notizie.com

Non nasconde la sua delusione, amarezza e molto altro ancora. Non potrebbe essere altrimenti visto che Carlo Calenda aveva in mente dei grandissimi progetti per il ‘Terzo Polo‘. Dei sogni che rimarranno chiusi nel cassetto. In una intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘, il leader di ‘Azione‘ ha voluto fare il punto della situazione. Nell’ultimo periodo, per quanto riguarda il mondo della politica, si è parlato solamente di ‘Terzo Polo’ e delle situazioni non poco simpatiche che si sono venute a creare. Come il “trasferimento” di molti esponenti di ‘Azione’ che hanno sposato il progetto di “Italia Viva” da parte dell’ex premier.

Nel corso dell’intervista ha fatto sapere che l’ultima volta che ha parlato con Renzi è stato quasi un mese fa. “Ogni giorno nel nostro partito ci arrivano randellate non da poco“. Poi un aneddoto del passato: “Sono già caduto una volta in errore, rispondendo con un post sbagliato. E me ne sono pubblicamente scusato. Credo però che sia arrivato il momento di un time out, se voglio salvare almeno la dignità“. Quando gli è stato chiesto per quale motivo c’è stato questo cambiamento da parte di Renzi la risposta non si è fatta attendere: “Non ne ho idea. Ho letto che vuole rompere i gruppi. Ma i gruppi per noi non si toccano“.

Terzo Polo, Calenda: “Renzi? Dopo Draghi è stato il miglior premier”

Intervista al Corriere della Sera
Carlo Calenda e Matteo Renzi (Ansa Foto) Notizie.com

Calenda ha voluto spiegare anche il motivo per cui i gruppi non si devono toccare: “In primis perché sono il risultato di un mandato elettorale preciso. Poi perché i parlamentari stanno lavorando bene insieme. Se i gruppi si rompono, crolla ogni rapporto politico, non solo l’idea di un partito unico liberal-democratico“. Nella riunione dei gruppi al Senato, a meno di clamorosi colpi di scena, sarà presente anche Matteo Renzi.

Aggiungo un dettaglio sull’ipotesi di scioglimento: ricordo che in caso di rottura d’un gruppo con un simbolo presentato in comune, per formarne uno autonomo servono nove senatori“. Poi una bacchettata ai giornali: “Non ne servono sei”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, dovrebbe dare una deroga ad personam. In conclusione, però, lo stesso Calenda vuole fare un elogio a Renzi: “Credo che dopo Draghi è stato il miglior premier degli ultimi anni. Facesse più politica sarebbe un valore aggiunto per il Paese“.

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