Sette anni di prigionia in mano ai jihadisti, poi l’annuncio

Il medico di 88 anni era stato rapito da terroristi legati ad Al-Qaeda nel gennaio 2016 insieme alla moglie, liberata dopo un mese

Un medico australiano di 88 anni, Kenneth Elliott, è stato finalmente liberato dopo sette anni di prigionia nelle mani dei jihadisti in Burkina Faso. Il governo australiano ha annunciato questa lieta notizia, confermando che l’uomo è tornato a casa sano e salvo. Nel gennaio 2016, Elliott e sua moglie Jocelyn erano stati rapiti da terroristi legati ad Al-Qaeda, ma la donna era stata rilasciata il mese successivo. Solo ora, dopo una lunga attesa e negoziati delicati, anche il dottore è stato liberato e ha potuto riabbracciare la sua famiglia.

Prigionieri
Prigionieri in Iraq (Ansa) – Notizie.com

La ministra degli Esteri australiana, Penny Wong, ha tenuto una conferenza stampa per condividere la buona notizia con il pubblico. “Il dottor Elliott è al sicuro e si è riunito con sua moglie Jocelyn e i loro figli“. È evidente la gioia e il sollievo nel cuore di tutti i familiari, che hanno aspettato a lungo questo momento. “Sono molto felice che il suo rilascio sia stato assicurato e che sia di nuovo al sicuro con la sua famiglia“, ha aggiunto la Wong. La coppia di coniugi era stata rapita dal gruppo jihadista Ansar Dine, che aveva rivendicato il loro sequestro. Un video diffuso nell’estate del 2017 dall’organizzazione Al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) mostrava sei ostaggi, tra cui Kenneth Elliott. Da quel momento, i familiari e il governo australiano hanno fatto tutto il possibile per negoziare e ottenere il rilascio sicuro del dottor Elliott.

Sette anni di prigionia

La prigionia di Elliott è stata un periodo estremamente difficile per lui e per i suoi cari. Sette anni trascorsi lontano dalla sua famiglia, privato della sua libertà e costretto a vivere sotto il controllo e la minaccia costante dei suoi rapitori. Non possiamo immaginare l’angoscia che lui e i suoi cari hanno dovuto sopportare durante tutto questo tempo. Liberare ostaggi in zone di conflitto e instabilità è una sfida complessa e pericolosa. Richiede negoziati delicati, cooperazione internazionale e un impegno costante per garantire la sicurezza di tutti i coinvolti.

Isis
L’Isis continua a rapire e uccidere ostaggi (Ansa) – Notizie.com

In questo caso, il governo australiano ha lavorato instancabilmente per assicurare la liberazione di Kenneth Elliott. La ministra Wong ha elogiato l’operato delle agenzie di sicurezza australiane e degli esperti che hanno contribuito a facilitare questo risultato positivo. In tutto il mondo, ci sono individui innocenti che sono stati sottratti alla loro libertà e costretti a vivere in uno stato di paura e incertezza. La comunità internazionale deve continuare a unire le forze per combattere il terrorismo e lavorare per la liberazione di tutti gli ostaggi. Quello che è accaduto con il dottor Elliott ricorda a tutti l’importanza di non dimenticare le persone rapite. La sua storia ha ricevuto molta attenzione e supporto da parte dei media e del pubblico, il che ha contribuito a mantenere viva la speranza.

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