“Mi sono vergognato”, bordata del politico contro visita Zelensky a Roma

“Mi sono vergognato”, non si è fatta attendere la bordata da parte del politico per quanto riguarda la visita di Volodymyr Zelensky nel nostro Paese 

Di Battista contro Zelensky
Volodymyr Zelensky (Ansa Foto) Notizie.com

Il tour delle capitali europee, iniziato la scorsa settimana, da parte di Volodymyr Zelensky non è piaciuto a molti. Il leader ucraino ha iniziato (un po’ a sorpresa) il suo giro partendo da Roma. Dove è stato accolto da Sergio Mattarella, Giorgia Meloni ed infine Papa Francesco. Senza dimenticare anche il suo intervento (vedi foto) nel corso della trasmissione ‘Porta a Porta‘ di Bruno Vespa. La sua visita nella Capitale, come riportato in precedenza, non è stata affatto digerita da un noto personaggio della politica italiana.

Tanto è vero che lo stesso ha voluto effettuare una vera e propria bordata nei confronti del presidente ucraino. Tanto da ammettere di essersi vergognato in quel momento, soprattutto nel vedere alcuni leader europei incapaci di pronunciare la parola “negoziato”. Per poter mettere fine a questo conflitto che sta durando da ben 448 giorni e che sta provocando tantissimi morti (tra soldati e civili).

Zelensky a Roma, Di Battista non ci sta: “Mi sono vergognato”

Di Battista contro Zelensky
Alessandro Di Battista (Ansa Foto) Notizie.com

Nel corso della puntata “DiMartedì”, condotta da Giovanni Floris su ‘La7’, è intervenuto come ospite Alessandro Di Battista. L’ex esponente del ‘Movimento 5 Stelle’ ci è andato giù duro contro la presenza di Zelensky nel nostro Paese e nel resto dei paesi europei. Queste sono alcune delle sue parole: “Mi sono vergognato sia nel vedere i leader europei, da Meloni a Macron e Scholz, trasformarsi in piazzisti di armi incapaci di pronunciare la parola negoziato“.

Di Battista non crede affatto che il leader ucraino voglia la pace. Il suo “mini tour” è stato effettuato per un solo scopo: ovvero quello di ottenere quante più armi possibili per continuare a contrastare l’invasione russa. “Quella scena patetica sulla Rai durante la quale una serie di giornalisti, tutti pro Zelensky, con una linea del tutto dissimile da quella maggioritaria in Italia. Perché in Italia il 60% degli italiani non vuole più inviare armi in Ucraina“.

In conclusione ha voluto fare un discorso molto generale: “Non abbiamo alcuna intenzione di farci trascinare in una guerra che non è affatto nostra. Evidentemente vogliono che venga combattuta per i prossimi 10 anni e in Rai, nella tv pubblica, c’erano solo giornalisti pro Nato, incapaci di chiedere a Zelensky prima dell’invasione della Russia all’Ucraina, questa è l’informazione. Il problema in Italia è in conformismo“.

 

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