Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha concluso la sua visita in Tunisia (programmata da un bel po’ di settimane). Al centro del tema la situazione che riguarda i migranti e non solo

Viaggio in Tunisia del ministro
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi (Ansa Foto) Notizie.com

Un argomento che da molti mesi a questa parte è diventato un problema non solamente per quanto riguarda il nostro Paese, ma di tutta l’Unione Europea. Ovvero quello che riguarda i migranti. In merito a questo tema il ministro degli Interno, Matteo Piantedosi, si è recato in Tunisia dove si è confrontato con il suo omologo Kamel Fekih ed il presidente della Repubblica, Kais Saied. La situazione che riguarda i migranti preoccupa e non poco. Anche perché gli arrivi dal Paese nordafricano crescono sempre di più. Si è discusso anche di possibili nuove forme di finanziamento alla Guardia costiera tunisina. Soprattutto in materia di controllo delle frontiere.

Ricordiamo che, all’inizio del mese di maggio, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha promesso 10 milioni di euro per assistere la Tunisia. Ovviamente sempre in merito a questo argomento delicato come la “rete di trafficanti di esseri umani“. Un concetto che non è cambiato di una virgola e che è stato ribadito anche dallo stesso Piantedosi. Quest’ultimo avrebbe riferito a Fekih di apprezzare lo sforzo compiuto dalla Tunisia per sorvegliare le frontiere marittime e terrestri. Con lo scopo di riuscire a contrastare le reti di trafficanti e confiscare le loro imbarcazioni. Si è anche discusso di implementare programmi congiunti di rimpatrio volontario assistito dalla Tunisia verso i Paesi di origine dei migranti.

Tunisia, questione migranti: Piantedosi incontra l’omologo Fekih

Viaggio in Tunisia del ministro
Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, in Turchia (Ansa Foto) Notizie.com

Successivamente, dopo l’incontro, Piantedosi è ritornato in Italia. Con la promessa che il nostro Paese continuerà a sostenere la Tunisia grazie a dei piani di assistenza tecnica e di forniture. La situazione che si sta verificando nel Paese nordafricano, però, non è affatto delle migliori. E gli ultimi numeri lo dimostrano. Secondo quanto riportato da ‘Agenzia Nova’ a partire dall’inizio dell’anno ci sono state ben 42mila persone che hanno percorso la rotta centrale del mare.

Secondo il Viminale, all’inizio del mese di maggio, gli arrivi dalla Tunisia sono stati 24.383. I problemi, però, non finiscono affatto qui visto che al centro delle polemiche ci è finito anche il presidente della Repubblica. Lo stesso che, da alcune settimane, è nel mirino di alcune organizzazioni della società civile e di alcuni suoi alleati per la campagna di arresti che sta interessando l’intero Paese.