In merito alle elezioni amministrative ha voluto dire la sua Francesco Boccia. L’attuale capogruppo del Partito Democratico ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa”
Subito dopo lo spoglio delle ultime elezioni sono arrivate anche le prime dichiarazioni da parte di alcuni personaggi del mondo della politica. Tra questi spuntano quelle di Francesco Boccia. L’attuale capogruppo del Partito Democratico ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “La Stampa“. Ci ha tenuto a ribadire che l’avversario per i dem rimane sempre la destra. La sua speranza è che il suo pensiero valga anche per il Movimento 5 Stelle ed il Terzo Polo ai ballottaggi. Dopo tutti questi mesi il politico ha capito che bisogna avere molto più coraggio nel fare alleanze. Soprattutto prima delle elezioni e non durante i ballottaggi.
“Quando ci si divide si manda la destra a Palazzo Chigi e non il centrodestra“. Poi un messaggio rivolto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Se si trova lì è solamente per le nostre divisioni“. In merito alle ultime elezioni mostra la sua soddisfazione agli ultimi risultati. Considerando che, cinque anni fa, raccolsero dei dati negativi. “Dopo aver vinto a Udine due settimane fa, abbiamo riconquistato al primo turno due città importanti come Brescia e Teramo. Tra 15 giorni sarà importante passare da cinque a sei grandi comuni amministrati. Siamo sicuri di riuscirci, perché i numeri sono confortanti e confidiamo nei ballottaggi”.
Elezioni, Boccia su Salvini: “Tende a falsificare la realtà”
Boccia confida molto in quello che può accadere a Brescia: “Pensare che la Meloni ed il suo governo erano andati lì in massa. Come Salvini, Tajani e Lupo. Una passarella che non è servita a far cambiare idea al centrosinistra. Brescia come Vicenza sarà al ballottaggio. Confidiamo nei cittadini“. Non è mancata la stoccata nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini. Sul vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il capogruppo dei dem ci va giù pesante.
“Quando tende ad analizzare i risultati delle amministrative tende a falsificare la realtà. Su una cosa non può barare, ovvero sui numeri dei consiglieri comunali che ha ogni partito. E il Pd ne avrà un numero superiore a quelli del 2018, la Lega no”. In conclusione si è soffermato sull’effetto Elly Schlein nel Pd. Qualcosa, a quanto pare, è cambiato: “Nelle elezioni amministrative contano le proposte dei territori. Basta guardare le piazze in cui è stata Schlein. In ogni città c’è stato un forte contributo della segretaria“.
