Spari vicino ad una sinagoga, è stata compiuta una vera e propria strage: sul posto anche la polizia. Gli ultimi aggiornamenti di questa vicenda 
Purtroppo le notizie che arrivano direttamente dalla Tunisia non sono affatto delle migliori. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che un uomo armato avrebbe sparato sulla folla nei pressi di una sinagoga. Il tutto è accaduto a Ghriba, nell’isola di Djerba. Purtroppo il bilancio è pesantissimo: si parla di quattro morti. Le vittime sarebbero due guardie della sicurezza e due visitatori. Per loro non c’è stato assolutamente nulla da fare. La sparatoria sarebbe avvenuta nella tarda serata di ieri, martedì 9 maggio. A comunicarlo è stato il ministero degli Interni del Paese.
L’aggressore è stato successivamente neutralizzato dalle forze dell’ordine giunte sul posto. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ‘Tap‘ pare che ha fare fuoco sia stato un guardiacoste. Quest’ultimo avrebbe ucciso un suo collega. Fino a quando non ha iniziato a sparare sulla folla colpendo persone a caso. Nel corso della sparatoria ha ferito altre nove persone: tra queste quattro visitatori e 5 poliziotti. Subito sono state avviate le prime indagini del caso. Si sta cercando ancora di capire per quale motivo il militare abbia aperto il fuoco. I motivi sono ancora ignoti.
Tunisia, strage nei pressi di una sinagoga: 4 morti e 9 feriti
Si stava tenendo l’annuale pellegrinaggio ebraico, fino a quando non è accaduto una strage. Testimoni rivelano che, dopo aver visto l’uomo iniziare a sparare contro i suoi colleghi, sarebbero scappati alla ricerca di un riparo per non essere colpiti. Tra le vittime spunta anche un cittadino francese, giunto nel Paese proprio per trascorrere un periodo di vacanze. La situazione, fa sapere il ministero, è attualmente sotto controllo.
Anche il personale sanitario è giunto sul posto. Portando in ospedale i feriti considerati più gravi. Come riportato in precedenza resta ancora da capire il motivo reale di questo assurdo attacco. Le forze dell’ordine continuano le proprie indagini, Nel frattempo i parenti delle vittime piangono le loro morti.
