Maxi blitz da parte della Guardia di Finanza che, nelle ultime ore, hanno effettuato un vero e proprio colpo nei confronti degli evasori. Numeri a dir poco impressionanti
Numeri importanti quelli che sono stati annunciati direttamente dalla Guardia di Finanza che, nelle ultime ore, ha effettuato un importante colpo nei confronti degli evasori. Sono stati individuati quasi 2mila di loro (per la precisione 1.936), evasori totali. Ovvero coloro che sono esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo. Tanto è vero che il fisco non li ha mai conosciuti. Secondo quanto riportato da alcune fonti locali pare che molti di loro sono operanti attraverso varie piattaforme di commercio elettronico.
La scoperta, però, non è affatto finita qui visto che sono stati individuati ben 9.945 lavoratori in “nero” o irregolari. Insomma, senza un minimo di contratto. Tra questi 1.621 di loro erano oggetto a somministrazione abusiva di manodopera. Questo è quello che hanno annunciato, tramite un comunicato sul loro sito, i militari dell’arma. Le ‘Fiamme Gialle’ fanno sapere che si tratta del risultato del primo quadrimestre 2023 che è stato presentato nel corso della cerimonia di commiato del generale Giuseppe Zafarana.
Maxi blitz della Finanza, colpo agli evasori: individuati quasi 2mila
Le novità, però, non sono affatto finite qui visto che sono state effettuate ulteriori ricerche che hanno dato risultati importanti. In particolar modo per quanto riguarda i casi di evasione fiscale internazionale. In merito a ciò ne sono stati trovati ben 360. La maggior parte di loro sono stati immediatamente rintracciati perché riconducibili a delle stabili organizzazioni occulte. In particolar modo a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.
In conclusione sono scattate le denunce per reati tributari anche per ben 3.726 persone. Per 88 di loro sono scattate le manette. Le accuse nei loro confronti sono inevitabilmente gravi. E’ stato annunciato anche il valore dei beni che è stato posto immediatamente sotto sequestro. Una cifra che supera abbondantemente i 650 milioni di euro (per la precisione 662,3). Tutti per evasione e frode fiscali.
