Omicidio Avetrana, il curioso aneddoto di Coppi su Sabrina Misseri

Il noto avvocato Franco Coppi ha rilasciato una intervista al ‘Corriere della Sera’. Ha svelato un curioso aneddoto che riguarda una delle sue assistite, ovvero Sabrina Misseri

Il legale di Sabrina Misseri
Franco Coppi (Ansa Foto) Notizie.com

L’avvocato Franco Coppi torna a parlare dell’omicidio di Avetrana, ovvero quella dove venne uccisa Sarah Scazzi. Lo ha fatto in una intervista al ‘Corriere della Sera‘. Tanto da raccontare un curioso aneddoto che riguarda una delle sue assistite, ovvero Sabrina Misseri. Quest’ultima, cugina della vittima, insieme alla madre è stata ritenuta colpevole di questo omicidio. Oltre a parlare di alcuni aneddoti stravaganti che riguardano la sua vita da avvocato, ha parlato anche di uno degli omicidi che ha fatto molto discutere il nostro Paese.

Tanto da ribadire che proprio la Misseri, ogni settimana, le scriveva una lettera direttamente dal carcere. Solo che adesso, all’improvviso, non accade più nulla del genere. A quanto pare la donna, ancora dietro le sbarre, starebbe attraversando un periodo di crisi. Una cosa che lo amareggia e che, allo stesso tempo, lo preoccupa non poco. Nel corso dell’intervista ci ha tenuto a ribadire che è estremamente convinto dell’innocenza da parte sia sua che della madre.

Omicidio Avetrana, Coppi sulla Misseri: “Mi scriveva una lettera a settimana

Il legale di Sabrina Misseri
Sabrina Misseri (Ansa Foto) Notizie.com

Tanto è vero che hanno deciso di effettuare un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Fino a questo momento hanno superato il primo step, ovvero quello che riguarda il controllo di ammissibilità. Anche se, ha voluto precisare, che i tempi sono estremamente lunghi. Quindi ci vorrà ancora un bel po’ di tempo per avere altre informazioni a riguardo. In ogni caso ha fatto sapere che lascerà questa vicenda in eredità al suo studio di Roma.

Ricordiamo che l’episodio si verificò il 26 agosto del 2010. Quando la 15enne Sarah Scazzi arrivava a casa della cugina Sabrina Misseri, distante poche centinaia di metri. Dovevano andare a mare insieme, ma accade quello che non si sarebbe mai dovuto verificare. In un primo momento fu Michele Misseri, lo zio di Sarah ad essere accusato dell’omicidio. Meno di una settimana dopo il ritrovamento del cadavere confessa di aver ucciso e di aver abusato sessualmente della nipote. Non è finita qui visto che chiamò in causa anche la figlia Sabrina.

Lo zio avrebbe partecipato solamente all’occultamento del cadavere. Tutto per una questione di gelosia e rivalità amorosa tra cugine per Ivano Russo. Un processo che si è concluso solamente nel 2020 con le condanne definitive a Sabrina con l’aiuto della madre Cosima Serrano (moglie di Michele). Pena l’ergastolo. Lo zio fu condannato a 8 anni di reclusione per occultamento di cadavere, Ivano Russo a 5 anni per falsa testimonianza. Condanne che sarebbero state successivamente annullate.

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