Una lite tra clochard è terminata nella peggiore maniera possibile: uno di loro è rimasto gravemente ferito con una coltellata. Gli ultimi aggiornamenti di questa assurda vicenda 
Nella giornata di lunedì, 1 maggio, si è verificata una lite tra alcuni clochard. Dalle parole, purtroppo, si è passati ai fatti. Fino a quando non è spuntato fuori un coltello. Il tutto è accaduto a Roma, precisamente su via Nazionale. Ad essere rimasto gravemente ferito un senzatetto di 40 anni. Quest’ultimo, di origine egiziana, è stato colpito fra il collo e la spalla. Fino a quando non si è accasciato a terra, sanguinante, in strada chiedendo aiuto.
L’aggressore è scappato facendo perdere completamente le tracce. Alcuni passanti hanno chiamato aiuto. Sul posto si sono presentati gli uomini del personale sanitario ed anche i carabinieri della stazione di Roma Quirinale. Questi ultimi hanno avviato le prime indagini del caso. Secondo quanto riportato da alcuni media locali pare che i militari dell’arma abbiano appurato che la vittima sia stata poco prima colpita da un’arma da taglio sempre da un clochard.
Roma, lite tra clochard: “Dammi da mangiare”, c’è un ferito
A quanto pare, i due, avevano litigato per futili motivi. Un litigio che era iniziato a bordo dell’autobus della linea “64”. Fino a quando la situazione non è completamente degenerata in strada. L’accoltellamento si è verificato sul marciapiede della fermata “Esposizione”, situata proprio in via Nazionale. Il tutto sotto gli occhi di alcuni passanti che hanno osservato la scena rimanendo completamente senza parole. L’arma è stata abbandonata in strada e ritrovata (e successivamente sequestrata) da parte dei carabinieri. Si tratta di un taglierino, di piccole dimensioni, ancora insanguinato.
L’egiziano è stato portato immediatamente in ospedale. Fino a pochi giorni fa era ricoverato al ‘Policlinico Umberto I‘. In un primo momento si era deciso per il ricovero in “codice rosso”. Poi le sue condizioni sono andate a migliorare sempre di più. Tanto da essere dimesso: per lui una prognosi di dieci giorni. A quanto pare i due avrebbero litigato per questioni alimentati. L’aggressore avrebbe preteso del cibo da parte della vittima. “Dammi da mangiare!“, questo è quello che gli avrebbe ripetutamente detto fino a quando non lo ha colpito con violenza sulle parti del corpo.
