Ndrangheta, tra cocaina e soldi in nero così gestivano i ristoranti di mezza Europa

Maxi operazione della Dda di Reggio Calabria che ha scoperto un traffico internazionale fatto di droga e di soldi in nero riciclati nei ristoranti di tutta Europa

Le menti erano disparse in tutta Europa, dal Portogallo fino a Roma e Milano ma tutto partiva dalla Locride. Grazie ad una maxi operazione della Dda di Reggio Calabria sono stati 200 i personaggi arrestati appartenenti ai clan più potenti della zona ionica della Calabria. Oltre 150 perquisizioni in locali e abitazioni di mezza Europa e 23 tonnellate di cocaina sequestrata.

Ndrangheta, tra cocaina e ristoranti
Ndrangheta, tra cocaina e ristoranti (ANSA) – Notizie.com

Operazione “Eureka” questo il nome dell’inchiesta portata avanti dalla Dda reggina guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri che ha fermato il traffico internazionale di cocaina e il riciclaggio di soldi in nero operato dalla Ndrangheta. Le basi erano quelle dei porti commerciali di Gioia Tauro ed Anversa, da qui poi la cocaina finiva in tutta Europa. Con i proventi dello spaccio poi le società e i ristornati con i quali ripulivano i soldi grazie al nero. Tra i locali sotto sequestro, oltre ai 9 in Portogallo anche due noti ristoranti della Capitale, ovvero la Trattoria da Pallotta a Ponte Milvio e La Rampa a piazza Mignanelli. Oltre 200 le persone arrestate tra Italia, Belgio, Portogallo, Germania e perfino in Australia, più le 150 perquisizioni effettuate in tutta Europa dalla Spagna alla Romania passando per Francia e Slovenia.

Dallo spaccio al riciclaggio nei ristoranti

L’organizzazione aveva a capo le tre più importanti famiglie della Ndrangheta ionica: la famiglia Nirta di San Luca con articolazioni in Brasile; la famiglia Mammoliti di Bovalino con ramificazioni in Puglia, Abruzzo, Lazio, Toscana e Lombardia; ed infine la famiglia Strangio collegata alle cosche, famosa nota per la strage nel ristorante di Duisburg dove persero la vita sei persone che sconvolse la Germania nel 2007. Il traffico di cocaina è stato documentato – scrive il gip – grazie ad uno scambio avvenuto in Brasile tra le armi fornite dai calabresi in cambio di tonnellate di cocaina. 23 le tonnellate di cocaina sequestrate nell’operazione Eureka ma non tutto girava intorno solo allo spaccio.

Ndrangheta, sotto sequestro ristoranti a Roma e in Portogallo
Ndrangheta, sotto sequestro ristoranti a Roma e in Portogallo (ANSA) – Notizie.com

Negli anni le cosche mafiose avevano affiancato alla coca anche il riciclaggio di denaro tramite i ristoranti. 9 quelli messi sotto sequestro in Portogallo gestiti da 5 società appartenenti ai clan anch’esse fermate. Non solo all’estero, ma anche se non soprattutto in Italia. A Roma in particolare dove al ristorante Antica Trattoria da Pallotta si riferiscono le intercettazioni raccolte dagli inquirenti in un appartamento di via della Farnesina dove gli esponenti dei clan si riunivano periodicamente per dividersi il denaro contante proveniente dalla Trattoria. “Il Pos ci ha fregato un milione di euro” dicono i boss mentre raffrontano la mensilità di ottobre 2021 con quelle precedenti. Le indagini hanno permesso di dimostrare come fosse Domenico Giorgi il dominus di un vero e proprio impero. All’uomo, arrestato negli scorsi giorni, faceva capo una società italiana, la “Caffè In srl” che controlla il ristorante Antica Trattoria da Pallotta di Roma.

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