Mazziotti di Celso: “La resistenza della Russia? Sono due i motivi principali”

Matteo Mazziotti di Celso, ricercatore di Geopolitica.info, in esclusiva ai nostri microfoni: “In Ucraina stiamo assistendo ad una classica guerra di attrito”.

Sono trascorsi ormai 14 mesi dall’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina e il cessate il fuoco sembra essere molto lontano. Se da una parte, infatti, Mosca non ha nessuna intenzione di ritirare i propri militari, dall’altra Kiev sta preparando una controffensiva per provare a riprendersi i territori persi.

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La resistenza della Russia sta andando oltre le previsioni – Notizie.com – © Ansa

La guerra, quindi, sembra essere destinata ad andare avanti ancora per diverso tempo al contrario di quanto si poteva immaginare in un primo momento. La nostra redazione ha contattato Matteo Mazziotti Di Celso, ricercatore di Geopolitica.info, per capire meglio il perché la Russia, contrariamente alle previsioni, sta riuscendo a sopportare un conflitto lungo senza avere delle conseguenze gravi.

Mazziotti di Celso a ‘Notizie.com’: “La resistenza della Russia dipende da due fattori”

Ucraina
Ecco i motivi della resistenza russa – Notizie.com – © Ansa

Per Mazziotti di Celso la resistenza della Russia è dovuta a due fattori. “Il primo aspetto da tenere in considerazione è che Mosca dal 24 febbraio ad agosto non ha mobilitato nessuno – ha sottolineato il ricercatore di Geopolitica.info solamente a fine estate hanno iniziato a mobilitare centinaia di persone per cercare di difendersi dalla controffensiva ucraina. Il secondo motivo è che attualmente stiamo assistendo ad una classica campagna di attrito. Si tratta di una guerra che sta richiedendo sempre più munizioni al giorno e l’Ucraina non è in grado di rispondere alle richieste dei suoi militari. Sono questi i principali motivi che hanno portato Mosca ad avere una resistenza maggiore rispetto a quando si prospettava“.

Il quadro generale di questa guerra, però, potrebbe cambiare dopo l’offensiva dell’Ucraina in programma, almeno secondo gli esperti, nelle prossime settimane: “Molto dipenderà dalla capacità dell’Occidente di fornire munizioni e mezzi a Kiev. In questo momento l’idea più diffusa è quella di una sostanziale situazione di stallo ancora per  un po’ di tempo. Poi naturalmente tutto può succedere“.

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