“Dedico il 25 Aprile a Paola Del Din”, chi è la donna menzionata dalla Meloni

Chi è Paola De Din? La donna che è stata menzionata nel messaggio pubblicato dalla premier, Giorgia Meloni, nelle colonne del Corriere della Sera di questa mattina 

Chi è Paola Del Din
Sergio Mattarella e Paola Del Din (Ansa Foto) Notizie.com

Classe 1923, nativa di Pieve di Cadore, Paola Del Din è una delle ultime patriote italiane. Tanto è vero che, durante il periodo della Resistenza, era conosciuta con il nome di battaglia “Renata“. Come riportato in precedenza il suo nome è stato inserito nella lettera scritta dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Un ringraziamento ed una dedica a lei per questo suo primo 25 aprile da premier. Tanto da essere considerata come la “mamma” e la “nonna” di tutti gli italiani che antepongono l’amore per la propria Patria. Per chi non conoscesse la sua storia: è stata la prima donna paracadutista militare italiana. Nonché l’unica ad aver compiuto un lancio durante la Seconda Guerra Mondiale.

Subito dopo l’armistizio, insieme al fratello Renato, entrò a far parte della resistenza in Friuli-Venezia Giulia nelle file della Brigata Osoppo. Proprio con il nome di battaglia citato in precedenza. Nel corso della sua carriera affrontò tantissimi di quei rischi come staffetta e informatrice. Il fratello venne ucciso dai soldati tedeschi, in quella occasione la Del Din ricevette l’incarico dalla Brigata Osoppo. Con l’obiettivo di raggiungere gli alleati a Firenze per consegnare un messaggio. Successivamente frequentò un corso per paracadutisti. Il 9 aprile del 1945 si lanciò in una zona del Friuli. Si fratturò la caviglia, ma questo non le impedì di terminare il suo compito. Tanto da riuscire a consegnare i documenti segreti che trasportava.

Paola Del Din, l’ultima patriota italiana: la sua storia

Chi è Paola Del Din
Paola Del Din (screenshot video YouTube) Notizie.com

Dopo la fine della Guerra e la Liberazione, intraprese il percorso di studi. Si laureò in lettere all’Università di Padova, dove ha insegnato per alcuni anni. Dopo aver vinto una borsa di studiosi trasferì negli USA. Conseguì un “Master of Arts” all’Università della Pennsylvania. Poi il ritorno nel nostro Paese dove insegnò nella scuola pubblica. Nel 2007 venne riconfermata alla presidenza nazionale della Federazione Italiana Volontari della Libertà. Non solo: ha anche ricoperto il ruolo di presidente regionale dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra.

Nel 25 aprile del 2005 venne contestata per aver espresso una sua opinione sull’organizzazione Gladio. In quella occasione affermò di non averne mai fatto parte. Parole che non vennero digerite da un gruppo di militanti di Rifondazione Comunista. Il segretario regionale dell’ANPI condannò quello che successe. I capigruppo di minoranza del Consiglio regionale friulano mostrarono solidarietà verso la donna. La mozione, però, venne respinta con 17 voti favorevoli e 26 contrari.

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