Maurizio Gasparri ritorna sul tema della protezione speciale: “La Lega non ritira gli emendamenti? Questo dovete chiederlo a loro”.

Il tema della protezione speciale agita un po’ la maggioranza. In commissione, come confermato anche da esponenti di maggioranza e opposizioni, non si è trovato l’accordo e il testo arriverà in aula senza relatore. Una situazione che non sembra preoccupare più di tanto Maurizio Gasparri.

Il forzista, intervenuto ai microfoni dei giornalisti all’esterno di Palazzo Madama, ha rassicurato che la maggioranza andrà avanti in maniera compatta anche se non è mancata una frecciatina alla Lega.

Gasparri: “Sono fiducioso sul mio emendamento”

Gasparri in questo intervento con i giornalisti non si è detto preoccupato sul mancato accordo in commissione: “Significa che voteremo emendamento per emendamento senza mettere la fiducia. E’ successo la stessa cosa la settimana scorsa sul Pnrr. Io ho proposto di sostituire condizioni psico-fisiche, passaggio difficile da definire, con malattie che nel Paese d’origine non possono essere curate e devo dire che su questo abbiamo trovato una convergenza quindi io sono fiducioso. Poi non so in aula cosa sarà presentato e quindi non posso dire cosa succederà nel pomeriggio“.

“La Lega non vuole ritirare gli emendamenti? Questo dovete chiederlo a loro – ha detto ancora il forzista – noi abbiamo trovato una convergenza e immagino che questo rappresenti un primo punto di sintesi“.

Gasparri sicuro: “La maggioranza va avanti”

Per l’esponente di Forza Italia non esiste nessun rischio di rottura nella maggioranza: “Questa coalizione va avanti. Come sempre si trovano delle mediazioni. Sui migranti ricordo che solo ieri Weber ha criticato il ritardo europeo e il presidente della Repubblica ha detto all’Europa di aggiornarsi. Quindi diciamo che le idee possono essere diverse, ma su alcune emergenze alla fine ci sono anche delle convergenze“.

Ritornando sulla sua proposta Gasparri ha sottolineato che si tratta di “un emendamento che vuole regolare diversamente questo tipo di accoglienza speciale per renderla meno utilizzabile per una sanatoria permanente. Sicuramente tutti possono invocare le condizioni psico-fisiche, diverso il discorso se si parla di malattie che non possono essere curate nel proprio Paese d’origine“.

Video a cura di Luigia Luciani