Pietrangeli: “Io, la Coppa Davis e il duello con Panatta. Il più forte? Leggete i numeri”

Nicola Pietrangeli in esclusiva su Notizie.com: “Per dieci anni il tennis italiano è stato mantenuto dalle donne. Su Sinner siamo stati fortunati”

Nicola Pietrangeli. Sinner, Musetti, Berrettini. Il tennis italiano finalmente guardare avanti?
“Abbiamo una bellissima squadra capace di vincere la Coppa Davis dopo tanti anni fa. Qualche anno fa era impensabile, ora non è più così complicato”.

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Nicola Pietrangeli sul presente e il futuro del tennis azzurro – Notizie.com

Perchè la Coppa Davis che avete vinto nel 1976 è rimasto l’unico successo azzurro nella storia di questo torneo?
“Bisognerebbe chiederlo ai giocatori. Io dico sempre e questo non mi rende popolare: l’italiano non è uno sportivo. L’italiano è un tifoso. Sono due cose molto diverse. Mi dovete spiegare perchè l’Italia dovrebbe vincere per forza la Coppa Davis. O dovrebbe essere sempre la Nazionale da battere nel calcio o in altri sport. Si può anche arrivare secondi. Nello sport non è così brutto E poi è un discorso di cicli”.

Ora fortunatamente le cose vanno meglio.
“Il tennis italiano per circa dieci anni si è retto grazie alle donne. Siamo stati mantenuti, supportati dalle atlete azzurre. Ora è il momento degli uomini. Io faccio sempre un paragone stupido, ma efficace: il Belgio fino a qualche anno fa non aveva mai avuto una giocatrice di tennis di livello, all’improvviso ha trovato la numero uno e la numero due del circuito. Perchè? Mica c’è una scuola. Le cose di questo tipo non si inventano. E’ molta questione di fortuna. Gli unici che hanno sempre mantenuto continuità sono gli spagnoli: evidentemente per il clima, per una questione di mentalità. Loro nello sport si sentono sempre toreri, con sangue caliente. Basta vedere Alcaraz: un vero torero”.

Ma in questo caso dove si troverebbe la fortuna?
“Sinner sciava meglio di quanto giocasse a tennis, ma non si divertiva. E ha preferito il tennis. E per noi è stata una fortuna. Teniamocelo stretto. Lui e tutti i ragazzotti che stanno facendo benissimo”.

La vittoria più bella di Nicola Pietrangeli?
“Ce ne sono due: una è la coppa Davis, l’altra la vittoria a Parigi. Per quello che riguarda la Coppa Davis la soddisfazione va oltre l’aspetto sportivo. Quella gara contro quella squadra se la giochiamo dieci volte, la rivinciamo sempre dieci volte. La mia soddisfazione è aver superato tutte le problematiche politiche. C’era una rappresentanza che non voleva mandarci in Cile e ho dovuto battermi per questo.  Per quanto riguarda Parigi ricordo ancora quel mascalzone di Ajala, un giocatore cileno che mi ha fatto correre in avanti, cosa che non gradivo. In quella partita avevo i piedi pieni di sangue, ma sono riuscito a vincere”.

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Nicola Pietrangeli su Sinner e il suo passato – Notizie.com

Alla fine della carriera più gioie o più delusioni?
“Tutto fa parte del gioco. La gioia per le vittorie si somma alla delusione per le sconfitte. Ma diciamo che alla fine le soddisfazioni sono state tantissime”.

Questa domanda gliel’hanno fatta milioni di volte: chi è stato il più forte tennista italiano: Pietrangeli o Panatta?
“Panatta chi è, scusi?”.

Quel giocatore che l’ha battuta ai campionati italiani e che lei ha guidato da capitano alla vittoria della Coppa Davis.
“Leggiamo un pò di risultati. Adriano ha vinto 14 torni, io 42…faccia lei”.

Possiamo augurare a Sinner di superare entrambi e chiudere la questione?
“Perchè no! Sarebbe stupito essere gelosi di qualcuno che potrebbe diventare più forti di noi. Io avevo pronosticato che Sinner, entro il 2024 entrasse tra i primi cinque. Ora lo anticipo alla fine del 2023

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