Colture a rischio in questa primavera, Coldiretti lancia l’allarme

Colture a rischio in questa primavera, i primi numeri sono a dir poco preoccupanti: Coldiretti lancia l’ennesimo allarme

Coldiretti lancia l'allarme
Coldiretti (Ansa Foto) Notizie.com

Una primavera a dir poco anomala. Soprattutto per quanto riguarda il clima visto che, in alcune regioni del nostro Paese, si verificano ancora violenti temporali, grandinate e trombe d’aria. Senza dimenticare, invece, tempeste di vento, gelate e purtroppo anche valanghe. Non una buona notizia, ovviamente, per il raccolto che è a serio rischio. Tanto è vero che la Coldiretti, nelle ultime ore, ha voluto lanciare un allarme. Soprattutto dagli ultimi dati che arrivano dall’European Severe Weather Database (Eswd). Ed il riferimento è fin troppo chiaro: ovvero quella che riguarda la nuova allerta meteo della protezione civile in 10 regioni del centro sud.

Il rischio di possibili temporali ed idrogeologico è molto alto. Tanto è vero che l’associazione ha voluto lanciare un comunicato: “Si tratta di una anomalia climatica che ha provocato non solo delle vittime, ma anche dei danni nelle città e nelle campagne. Con allagamenti, frane e perdite dei raccolti per milioni di euro. La grandine ha distrutto coltivazioni come grano, mais, colza, bietole, frutta e ortaggi. Le gelate notturne nelle aziende interessate hanno perso fino al 70% di gemme e piccoli frutti sugli alberi di susine, ciliegie, albicocche, pesche, meli, peri, kiwi e vigneti”. 

Colture, primavera anomale: Coldiretti lancia l’allarme

Coldiretti lancia l'allarme
Coldiretti (Ansa Foto) Notizie.com

Temperature anomale. Addirittura superiori di 1,21 gradi. Anche se l’anomalia è addirittura di 1,38 gradi in più al nord. Coldiretti fa sapere che le violente perturbazioni di primavera non hanno risolto il problema delle criticità di quasi 300mila aziende agricole. In particolar modo nella pianura pedana. Per non parlare del livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca (Pavia) che si trova a -3,5 metri con le sponde ridotte a spiagge di sabbia. Senza dimenticare il pericolo per quanto riguarda le semine primaverili di granoturco, soia, girasole, riso e pomodoro nei terreni aridi.

Soprattutto per la mancanza dell’acqua necessaria. In conclusione, la stessa Coldiretti, annuncia che la norma alla tropicalizzazione avviene con una elevata frequenza di manifestazioni violente. In particolar modo con degli sbalzi termici significativi. Le stesse che tendono a compromettere le coltivazioni nei campi. Con tanto di perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e infrastrutture nelle campagne. Danni che provocano non pochi problemi all’economia: basti pensare che nel 2022 sono stati superati i 6 miliardi di euro.

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