Nessun tipo di ripensamento né altro: Carlo Calenda chiude le porte in faccia a Matteo Renzi. Niente da fare, quindi, per il Terzo Polo che non esisterà più
Dopo l’intervista ai nostri microfoni, Carlo Calenda ha rilasciato importanti dichiarazioni anche al quotidiano “La Repubblica“. Nel colloquio, avuto con il giornalista Lorenzo De Cicco, fa riferimento ad una storica coppia che ha fatto molto discutere negli ultimi anni: ovvero quella formata da Francesco Totti ed Ilary Blasi. “Almeno non ci siamo fregati i Rolex“, ovvero la vicenda dei famosi orologi che la showgirl avrebbe preso dalla sua abitazione. Tornando, però, in ottica politica l’ex candidato sindaco della città di Roma ha attaccato nuovamente Matteo Renzi. E’ ufficiale, quindi, la rottura del Terzo Polo. Se ne stava parlando già da un po’, ma adesso pare che non ci siano più dubbi a riguardo.
A confermarlo è stato lo stesso numero uno di ‘Azione’. Tanto da svelare anche i motivi: “I soldi c’entrano, ma fino ad un certo punto. Se fai un partito nuovo lo devi finanziare. Invece il suo obiettivo era quello di tenere in piedi ‘Italia Viva’ e fare la Leopolda nel 2024. A ridosso delle Europee. Ed invece noi di Azione finanziavamo i suoi candidati, semplice follia. Il suo problema è che non può fare un passo di lato“. Anche se, a dire il vero, non esclude che in futuro possa esserci un nuovo tipo di alleanza. Con un nuovo politico e, soprattutto, con un nuovo partito. Tanto da fare anche nome e cognome.
Una possibile alleanza con la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein? Non lo esclude assolutamente. “Mai dire mai. Ma se fanno asse con i 5 Stelle li vedo lontani da noi. E su troppi nodi come il termovalorizzatore non prendono posizione“. Su Renzi, invece, fa “mea culpa”: “Pensare che qualcuno mi aveva detto di stare attento visto che Renzi è un pirotecnico. Ne fa una e ne pensa cento. Se non stai attento è uno che “te se magna”. Ma io sono un boccone indigesto“.
In conclusine: “Non ci siamo sentiti per due settimane. I suoi mi attaccavano a mezzo stampa e l’esercito di troll che ha su Twitter me ne diceva di ogni. Ma ho capito il trappolone e non mi sono fatto fregare. Penso a quei politici che faranno confidenze a Renzi e poi si ritroveranno i virgolettati sui giornali“.