Calenda esclusivo: “Con Renzi partita chiusa. Non ha mantenuto le promesse”

Il leader di Azione a Notizie.com:  “Nessun partito unico. La partita ormai è chiusa: resteranno due partiti con due leadership diverse”

Calenda
Carlo Calenda chiude le porte a Renzi – Notizie.com

Nessun partito unico, nessun accordo. Carlo Calenda chiude le porte definitivamente a Matteo Renzi. Azione e Italia Viva resteranno due unità separate. Dopo gli scontri sui social delle ultime ore, è arrivata anche la dichiarazione che mette la parola fine alla polemica a distanza tra i due rappresentanti del Terzo Polo. Il leader di Azione, in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, è netto:  “Dovevamo fare un passo avanti, promesso agli elettori. Chiudere i due partiti e farne uno unico. Renzi ci ha proposto di farne un altro, ma tenere aperti i partiti che ci sono, Questo avrebbe generato una cacofonia, di suoni incomprensibili. Abbiamo detto di no. Così non si può fare”

La partita resta ancora aperta o è definitivamente chiusa?
“Mi sembra che la partita sia chiusa. Ne abbiamo parlato anche troppo. Io vengo da giorni in cui ho ricevuto insulti di ogni genere da parte di Italia Viva. Adesso ci prenderemo un momento di calma.  Azione tornerà a fare questo lavoro: la costituzione di un grande partito liberal democratico, riformista e popolare. Italia Viva, che è guidata da Renzi, che doveva fare dei passi indietro, ha ripreso a dicembre a guidare il suo partito. E’ nel suo diritto, ma contraddice quello che avevamo promesso agli elettori”.

Terzo Polo
Renzi, Calenda, l’ora della verità nel Terzo Polo – Notizie.com

Tutto si farà senza Matteo Renzi?
“Tutto si farà con Azione. Matteo Renzi farà il suo percorso. Rimarremo, spero, negli stessi gruppi parlamentari a fare l’ottimo lavoro che stiamo facendo, con parlamentari che lavorano molto bene insieme. Sono due partiti distinti, che faranno, in caso, un’alleanza sui temi”.

Resterà la Federazione?
“Rimarranno due partiti separati: uno avrà la mia leadership, l’altro avrà Renzi come leader”.

Dalla nostra inviata Luigia Luciani

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