Avvelenò moglie con mix di farmaci, altra clamorosa scoperta

Avvelenò la moglie con un mix di farmaci, altra clamorosa scoperta da parte dei carabinieri che hanno indagato l’uomo anche per un altro omicidio 

Oltre alla moglie si indaga anche sulla morte della suocera
Carabinieri (Ansa Foto) Notizie.com

Arrivano delle importanti novità direttamente da Bologna in merito alla vicenda che vede come protagonista (in negativo) un noto medico. Si tratta di Gianpaolo Amato. Quest’ultimo, con un passato nella Virtus Pallacanestro, tempo fa avvelenò la moglie con un potente mix di farmaci risultato letale per la donna. A quanto pare, però, le novità non sono affatto finite qui visto che i militari hanno inserito il nome del professionista nella lista degli indagati di un altro omicidio. Ovvero quello della suocera, Giulia Tateo, morta poco più di tre settimane prima della figlia.

Una ordinanza di custodia cautelare che è stata firmata direttamente dal Gip, Claudio Paris. Gli esiti medico-legali su questo secondo caso, di possibile omicidio con somministrazione di farmaci, sono da intendersi “come preliminari e necessitanti di indagini di conferma“. Ed a quanto pare i risultati hanno dato esito positivo, soprattutto per quanto riguarda il Midazolam e al suo metabolita. Non solo: dai risultati è emerso anche il sospetto della presenza di sevoflurano nel prelievo di polmone. Ricordiamo che l’uomo è accusato di aver ucciso Isabella Linsalata, la moglie di 62 anni, con un mix di farmaci.

Bologna, medico indagato anche per la morte della suocera

Oltre alla moglie si indaga anche sulla morte della suocera
Mix di farmaci (Ansa Foto) Notizie.com

In un primo momento era sembrata una morte avvenuta naturalmente. Ed invece si era scoperto che l’aveva uccisa. Già dagli inizi del 2019 la vittima sospettava che il marito le potesse somministrare delle sostanze tossiche, senza che se ne accorgesse. Per il medico si sono aperte le porte del carcere. Le accuse nei suoi confronti sono inevitabilmente gravi visto che si parla di omicidio premeditato. Il tutto è emerso dopo che la vittima si confidava con la sorella e una coppia di amiche. Non solo: in una bottiglia di vino, bevuta nel maggio del 2019, erano state trovate delle tracce di Midazolam.

La bottiglia è stata conservata e consegnata agli investigatori dalla sorella della vittima. Per Claudio Paris non ci sono stati mai dubbi: l’ipotesi è che Amato possa aver organizzato una “complessa macchinazione” che ha provocato la morte della donna. Il 19 maggio 2019 la 62enne era stata trovata dalla sorella in condizioni particolari. Come se fosse ubriaca ed anche rimbambita. La sorella, insospettita, raccolse la bottiglia nel bidone del vetro e la fece analizzare dagli inquirenti.

Impostazioni privacy