Tel Aviv, morte Alessandro Parini: medici smentiscono ricostruzione

Tel Aviv, morte Alessandro Parini: i medici locali smentiscono una prima ricostruzione. Gli ultimi aggiornamenti che arrivano direttamente da Israele

Il responso dei medici israeliani
Alessandro Parini, l’avvocato italiano ucciso all’estero (Ansa Foto) Notizie.com

L’attentato di venerdì ha colpito Israele ed anche l’Italia. Visto che l’unica vittima era italiana. Si tratta di Alessandro Parini che, a Tel Aviv, era giunto solamente da qualche ora con un gruppo di amici. Qualche giorno di divertimento e di relax in vista delle festività pasquali. Ed invece il suo viaggio si è trasformato nel peggiore dei modi visto che, proprio all’estero, ha trovato la morte. Per via di un arabo-israeliano (Yousef Aboujaber) che, con la sua Kia, lo ha centrato in pieno e ferito altre nove persone (tra questi due italiani ed amici dell’avvocato romano).

Successivamente ucciso dalle forze dell’ordine locali. Nelle ultime ore, però, sta facendo molto rumore la notizia che riguarda proprio la vittima. In particolar modo l’annuncio da parte dei medici di Israele che non avrebbero rinvenuto alcun proiettile sul corpo del ragazzo. Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente il ‘Corriere della Sera‘. La notizia arriva direttamente dall’Istituto di medicina legale di Abu Kabir. La stessa che ha smentito il dettaglio inizialmente riportato il quotidiano italiano. Si parlava di un possibile proiettile nella gamba.

Tel Aviv, morte Alessandro Parini: nessun proiettile nel corpo dell’italiano

Il responso dei medici israeliani
Alessandro Parini, l’avvocato italiano ucciso all’estero (Ansa Foto) Notizie.com

Ricordiamo che sul corpo della vittima non è stata effettuata alcuna autopsia. Non solo: secondo quanto riportato dall’istituto israeliano non è neanche detto che possa essere svolta. Lo stesso ‘Corriere della Sera’ aveva citato di un soccorritore che parlava di ferite da arma da fuoco, anche alla testa. In un primo momento, infatti, si parlava di un attentato terroristico con spari sulla folla. Un amico della vittima (che si trovava con lui al momento della tragedia), ai microfoni dell’Ansa, aveva parlato di altro.

Abbiamo sentito il rumore dell’auto che ci passava accanto, poi gli spari e ci siamo dispersi. Quando siamo tornati indietro, abbiamo visto Alessandro steso a terra nel sangue”. Spari che, a quanto pare, sarebbero quelli partiti da un poliziotto in borghese e di una guardia municipale che si trovavano sul lungomare di Tel Aviv. Una volta uscito dalla vettura strisciando, il conducente si stava avvicinando verso un’arma (fucile automatico giocattolo), ma è stato neutralizzato dalle forze armate che lo hanno ucciso.

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