Naufragio Cutro, la Guardia Costiera difende il suo operato

La Guardia Costiera ritorna a difendere il suo operato durante il naufragio di Cutro. Ecco le parole del Comandante Generale Nicola Carlone.

E’ passato oltre un mese dal naufragio di Cutro, ma le indagini sono ancora in corso per chiarire meglio alcuni punti su questa vicenda e naturalmente accertare se i migranti potevano essere salvate. La Guardia Costiera, sin dall’inizio, ha ribadito di aver fatto tutto il possibile e la posizione è stata confermata anche dal Comandante Generale in un’intervista a Sky Tg24.

Naufragio migranti
Naufragio migranti, la Guardia Costiera difende il suo operato – Notizie.com – © Ansa

Sono convinto che l’operato è stato fatto in maniera corretta – ha ammesso Nicola Carlone, citato dall’Agi – non credo e non mi sento di poter dire che i miei ragazzi hanno sbagliato. Io sono certo che non ci sono stati errori, ma c’è una indagine in corso e quindi vedremo cosa uscirà fuori dall’inchiesta della Procura di Crotone“.

Naufragio Cutro, Carlone: “Ecco perché non sono stati salvati i migranti”

Naufragio Crotone
Una delle immagini dell’imbarcazione prima del naufragio – Notizie.com – © Ansa

Il Comandante Generale del Corpo delle capitanerie di porto-Guardia Costiera è tornato anche sul perché i soccorsi non sono riusciti a salvare le persone a bordo dell’imbarcazione: “Perché la barca ha fatto una navigazione che si è messo in pericolo da sola. Inoltre, voglio dire che in quel momento in mare potevano intervenire altre unità e individuare delle situazioni di pericolo“.

Quindi per Nicola Carlone l’operato dei suoi uomini è stato corretto e non poteva naturalmente essere fatto altro. Ma su quanto successo sulle coste calabresi sono in corso delle indagini e nelle prossime settimane si attendono delle decisioni importanti da parte della Procura di Crotone.

Naufragio Cutro, i dispersi sono dieci. Molti sopravvissuti hanno lasciato la Calabria

Naufragio sopravvissuti
I sopravvissuti al naufragio lasciano la Calabria – Notizie.com – © Ansa

Non si fermano le ricerche dei dispersi. Stando alle ultime indiscrezioni riportate dai media locali, sono una decina le persone di cui non si hanno notizie e non sarà semplice ritrovarli. La speranza è che il mare possa aiutare i soccorritori e restituire gli ultimi corpi di una tragedia che ha scosso l’Italia.

Intanto prosegue il trasferimento dei sopravvissuti al naufragio. Ad oggi solo in 23 sono rimasti in Calabria. E nelle prossime settimane anche loro potrebbero decidere di lasciare Crotone per iniziare una nuova vita e magari mettersi alle spalle un momento che difficilmente si dimenticherà.

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