Federico Palmaroli, conosciuto da tutti come Osho, all’Adnkronos ritorna sulla vignetta dedicata a Mannocchi: “Ecco il mio pensiero”.
La vignetta pubblicata su Fatto Quotidiano su Francesca Mannocchi, giornalista de La Stampa, ha fatto molto discutere in queste ultime ore. Federico Palmaroli, conosciuto da tutti come Osho, ai microfoni dell’Adnkronos ha detto la sua sulle polemiche sul disegno di Riccardo Mannelli.
“Premesso che una vignetta deve far ridere e personalmente questa non mi ha fatto ridere – ha sottolineato Osho – io sono dell’idea che il diritto di satira è sacrosanto come lo è quello dell’indignazione. E’ bene che cominciamo a polemizzare anche quando la satira riguarda personaggi più invisi e non solo del nostro schieramento e meno mainstream“.
Palmaroli: “Non capisco l’indignazione”
A far discutere è stata la raffigurazione della giornalista inviata in Ucraina accompagnata dalla scritta ‘cranio impoverito’. Frase che sembra essere un chiaro riferimento all’uranio impoverito contenuto nelle armi che Londra ha fornito a Kiev. “Se ci si indigna per questo – ha sottolineato Palmaroli – allora lo si dovrebbe fare anche per i personaggi di segno opposto“.
E Osho in questa intervista ha fatto anche un esempio: “A me Natangelo piace molto, ma in alcune occasioni rappresenta il premier Meloni con la faccia a forma di sedere e il significato è chiaro a tutti. Ma non mi è mai sembrato vedere una grande indignazione in merito a questo disegno. Per questo motivo bisogna salvare il diritto alla satira e allo stesso tempo stabiliamo anche un diritto all’indignazione con lo stesso grado quando riguarda anche personaggi altri“.
Palmaroli e il rapporto con la maggioranza
Palmaroli ha parlato anche del suo rapporto con la maggioranza: “Tante volte mi accusano di non essere abbastanza cattivo con la maggioranza. Mi sono anche sentito in colpa per questo, ma ho visto che nessuno fa satira a 360°. E’ normale che sia così. Il Pd? E’ comunque un centro di potere e ha tanti correnti interne. Per questo motivo la satira non si farà solo sulla maggioranza, ma è fisiologico anche farla sui dem“.
