Tajani: “Ecco cosa serve per fermare gli sbarchi”

Lunga intervista al ‘Corriere della Sera’ per Antonio Tajani. Il ministro degli Esteri ha parlato di migranti, ma anche della situazione in Forza Italia.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani protagonista di una lunga intervista al Corriere della Sera. Diversi gli argomenti toccati dal titolare della Farnesina e tra questi non poteva non mancare quello dei migranti.

Antonio Tajani
Tajani protagonista in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ – Notizie.com – © Ansa

L’esponente del governo ha prima ricordato che “ci sono delle regole da rispettare e questo vale anche per le Ong” e subito dopo ribadito che l’Italia “da due mesi sta chiedendo di aiutare la Tunisia attraverso dei finanziamenti da parte della Fmi e della Banca mondiale in attesa delle riforme e di una verifica di passi avanti. Altrimenti la crisi economica alimenta quella dei migranti“.

Tema Tunisia che è stato al centro del colloqui tra Meloni e Macron. “Anche la Francia si sta accorgendo del problema – ha ammesso Tajani – noi stiamo parlando con tutti per trovare una soluzione. Perché come la mettiamo se intervengono Russia o Cina e non noi?“.

Tajani: “E’ interesse comune fermare gli sbarchi irregolari”

Tajani
Tajani sul problema migranti – Notizie.com – © Ansa

In questa intervista Tajani ha sottolineato come “serve un intervento simile al Piano Marshall per cercare di non rincorrere più le emergenze. In Africa c’è una sorta di instabilità crescente e serve l’entrata in campo dell’Unione Europea e anche del Fondo monetario internazionale“.

E sul ruolo dell’Ue il ministro degli Esteri non ha dubbi: “Sicuramente insieme siamo più forti di un Paese singolo. Ci sono diverse rotte da controllare e sono certo che fermare gli sbarchi irregolari è un interesse comune per diversi Stati che fanno parte dell’Unione Europea“.

Tajani su Forza Italia: “Non abbiamo decapitato nessuno”

Tajani
Tajani e i cambiamenti in Forza Italia – Notizie.com – © Ansa

Nella parte finale dell’intervista Tajani è ritornato anche sul momento di Forza Italia e sui cambiamenti decisi da Berlusconi nei giorni scorsi: “Non abbiamo decapitato o indebolito nessuno. Da noi c’è un leader che si chiama Berlusconi e un partito che fa continui cambiamenti per rinnovarsi ed essere pronto per le prossime elezioni europee“.

Da parte del numero due di Fi, quindi, la conferma che il passaggio da Cattaneo a Barelli non è una bocciatura, ma una riprogrammazione in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

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