Niente pioggia, uno studio preoccupa: è allarme siccità in Italia

Secondo un recente studio dei ricercatori del Centro comune di ricerca, l’Europa e l’area del Mediterraneo potrebbero vivere un’altra estate estrema dopo quella del 2022

La mancanza di piogge abbondanti nel nostro Paese, anche nei primi mesi di questo 2023, ha fatto di nuovo scattare l’allarme siccità per un grave deficit idrico soprattutto al Nord, dove nei primi due mesi dell’anno sono mancate circa il 40% delle piogge normalmente attese.

E’ allarme siccità in Italia – Notizie.com –

Dopo un 2022 caratterizzato da poca neve e super caldo estivo, emergenza idrica e siccità, anche per il 2023 le prospettive non sono rosee. Nonostante l’anno sia iniziato da poco, già a metà febbraio l’Italia aveva laghi e fiumi in sofferenza, quasi in secca. La neve in montagna è stata scarsa, così come le precipitazioni, e con le temperature già sopra i valori di riferimento, lo scarso manto nevoso nelle regioni alpine si sta assottigliando velocemente.

È allarme siccità per l’Italia

Secondo un recente studio, per chi sperava nella neve in inverno per dare ossigeno a fiumi e laghi soprattutto nel nord Italia, rimarrà deluso. Infatti, nel documento dei ricercatori del Centro comune di ricerca viene evidenziato come nella regione alpina l’accumulo di neve è stato ben al di sotto della media ed è persino inferiore a quello dell’inverno 2021-2022.

Questo porterà a una forte riduzione del contributo dello scioglimento delle nevi alle portate dei fiumi nella regione prealpina nella primavera e all’inizio dell’estate 2023 con conseguenze ancora più drammatiche per l’approvvigionamento dell’acqua in Italia. Fino ad oggi, quest’inverno è stato tra i più caldi mai registrati, con temperature più alte di 0,76°C rispetto alla media, mentre si raddoppia passando a un +1,44°C se prendiamo come riferimento soltanto il Nord Italia, il tutto dopo un 2022 in cui è caduto il 30% di pioggia in meno. L’agricoltura soffre, i terreni sono aridi e le scorte idriche diminuiscono.

Anche la mancanza di neve acuirà la mancanza di acqua nei prossimi mesi – Notizie.com –

Lo stato di totale emergenza è confermato dall’Osservatorio sulle Risorse Idriche che sottolinea come la siccità non debba essere considerata solo un problema del settore agricolo, poiché anche l’acqua dal rubinetto nelle case degli italiani non può più essere data più per scontata. Potrebbero essere infatti più di tre milioni e mezzo gli italiani che rischiano di non poter più dare per assicurata l’acqua in casa, con il 15% della popolazione che vive ormai in zone a rischio siccità estrema.

E se il Po ha una portata quattro volte più bassa della norma, non sono da meno anche il Tevere, l’Adige, lo Stura, il Garigliano. Le previsioni a medio termine dicono che la primavera sarà più calda con piogge nella media. Ma se dietro ci portiamo un deficit così grande, è chiaro che le mancanze di approvvigionamento idrico non possono essere appianate. Dovrebbe piovere in maniera costante e moderata per 50 giorni per riuscire a risanare il deficit del Nord Italia. 

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