Renzi salvato per un soffio da Pd e maggioranza: mozione M5S non passa

Matteo Renzi salvato per un soffio dal Pd e soprattutto dalla maggioranza: per quanto riguarda la mozione del Movimento 5 Stelle che non è passata

Matteo Renzi
Il numero uno di ‘Italia Viva’, Matteo Renzi (Ansa Foto) Notizie.com

Salvato proprio (in parte) dal suo passato. Chi lo avrebbe mai detto? Il Parlamento ha salvato Matteo Renzi. Nella giornata di ieri è stata respinta la mozione che era stata presentata dal Movimento 5 Stelle. La stessa che voleva vietare, a chi siede alla Camera o al Senato, di poter ricevere dei compensi per conferenze all’estero. Questo è quello che riporta il ‘Fatto Quotidiano‘. A Montecitorio c’è stata una divisione sull’invio di armi sull’Ucraina ed anche per quanto riguarda lo scandalo ‘Qatargate‘. Il Pd ha votato la propria mozione, stesso discorso vale anche per Alleanza Verdi e Sinistra. Salvo astenersi da quella presentata dal M5S.

Possibile che il tutto sia stato identificato come un gesto di riguardo nei confronti dello stesso numero uno di ‘Italia Viva’ e per via delle sue consulenza all’Arabia Saudita. A quanto pare, proprio al numero 3 della mozione dei “grillini”, volevano impegnare il governo a vietare “a rappresentanti delle istituzioni governative, parlamentari e territoriali” di accettare contributi, prestazioni e controprestazioni o altre forme di sostegno erogati direttamente e/o indirettamente da governi, enti pubblici di Stati esteri“. Con tanto di firma del capogruppo Francesco Silvestri.

Renzi salvato dal Pd, la mozione presentata dal M5S non passa

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Il numero uno di ‘Italia Viva’, Matteo Renzi (Ansa Foto) Notizie.com

Un qualcosa che non è andato affatto già al leader del partito, Giuseppe Conte. Secondo quanto riportato dal noto giornale pare che l’ex presidente del Consiglio, dopo la decisione del Parlamento, se la sia presa quasi con tutti: “Dopo i gravissimi casi di corruzione collegati al Qatargate, stupisce che, tranne Avs, tutti gli altri partiti abbiano votato contro o si siano astenuti sulla nostra mozione. Compreso chi si era detto pronto a votarla anche subito e chi si professa patriota in politica“.

Quando parla di patrioti il riferimento non può che essere a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Anche perché l’altro numero uno di ‘Azione’, Carlo Calenda, aveva fatto sapere di essere “pronto a votarla” nel caso. Con tanto di conferma con un post sul suo account ufficiale di Twitter: “Sono pronto a votare una norma che vieti collaborazioni retribuite con Stati stranieri“. A questo punto diventa sempre più difficile una possibile alleanza che vede come protagonisti la Schlein e lo stesso Conte.

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