Augusto Ciardi, giornalista che segue da molto vicino le vicende della Roma, ai nostri microfoni: “Ibanez è entrato in una sorta di sindrome da derby”.
La sconfitta nel derby allontana la Roma dal quarto posto e, soprattutto, sembra confermare delle difficoltà della squadra giallorossa in determinate partite. Per analizzare la prestazione dei ragazzi allenati da José Mourinho la nostra redazione ha contattato Augusto Ciardi, uno che segue i capitolini da molto vicino.
“Io credo che l’intento delle due squadre era non facciamoci del male – ha detto ai nostri microfoni Ciardi – nel senso che il Milan aveva perso la sera prima, l’Inter giocava contro la Juve, un pareggio, viste le condizioni che si erano create, avrebbe fatto comodo ad entrambe. La Lazio, per esempio, ha privilegiato il campionato rispetto alla Conference League e quindi perdere il derby avrebbe portato a diverse critiche per 15 giorni. La Roma molto bene in coppa però hai perso il derby di andata, se perdi anche quello di ritorno si sarebbe discusso tanto sulle difficoltà in campionato. A me sembrava quindi una partita che poteva finire in pareggio. Poi arriva per l’ennesima volta Ibanez e scompagina tutto“.
Ciardi: “Ecco perché è stato sbagliato togliere Dybala”
Ai nostri microfoni Ciardi si è soffermato anche sulle mosse di Mourinho subito dopo il rosso a Ibanez: “Da quel momento in poi la Lazio è costretta ad attaccare – ha spiegato – anche perché la Roma ha pensato soltanto a contenere. Per me poi togliere Dybala è stato un segnale dato all’avversario: perché sostituisci l’unico giocatore che potrebbe fare qualcosa anche se non in forma. Belotti, infatti, non segna in campionato dai tempi del Toro, Abraham non fa gol da febbraio e Pellegrini non è quello dello scorso anno e Wijnaldum non è in condizione”.
“Mettendo un difensore dai un segnale ulteriore alla Lazio – ha aggiunto Ciardi – poi nel secondo tempo la Roma, a parte il gol annullato, non ha fatto nulla anche perché non aveva mezzi per farlo. Rimane, come quando si è giocato il derby di andata, i giallorossi prima della sosta si complica un po’ la vita“.
Ciardi: “Questa squadra ha deli limiti”
“La Roma in Europa è una cosa, in campionato resta quella squadra che Mourinho ha definito comfort zone e quindi che arriva tra il quinto e il settimo posto – ha detto ancora Ciardi – anche lui, che è uno dei più grandi di sempre, trova difficoltà nel cambiare mentalità ad una squadra che non riesce a tenere la concentrazione ai massimi livelli. Ibanez è una specie di simbolo: lui all’inizio ha fatto molto bene poi è entrato in una sorta di sindrome da derby: sbagli una, due volte, poi il terzo diventa automatico. Ed è l’elemento che scompagina tutto come all’andata“.
“E’ un derby che fa emergere i limiti non mentali, ma nei valori assoluti dei giocatori – ha concluso Ciardi – perché se Dybala non è al top e manca Matic la squadra non gira, fatica a fare gioco. La Roma è una delle peggiori squadre da affrontare se passa in vantaggio. Ma se segni subisce gol per prima fa molta fatica a recuperare perché ci sono dei limiti strutturali“.
