Non esistono solo i bonus, ci sono delle aziende che per premiare i lavoratori usano un metodo completamente diverso.
Si è soliti dare dei bonus ai lavoratori della propria azienda per dare loro una dimostrazione che l’impegno e la dedizione premiano sempre, eppure, potrà sembrare incredibile ma ci sono anche aziende che preferiscono premiare chi lavora con loro in modo completamente diverso.
Dopo la pandemia, infatti quello che certamente è stato chiaro a tutti è l’importanza del tempo ed è per questo che alcune aziende, cosi come si legge su Money.it, hanno deciso di dare del tempo libero a chi lavora per loro e con loro: un premio speciale che potrebbe essere anche meglio del bonus.
E’ il caso in particolare di Electrolux che ha proprio deciso di adottare questa decisione: “L’azienda ha permesso ai neo genitori di convertire i premi di risultato in congedi parentali aggiuntivi”. Ebbene, pare che la cosa sia piaciuta cosi tanto che oggi i Sindacati, abbiano chiesto di potere allargare questa iniziativa anche ad altri settori del lavoro.
Tempo libero lavoro, anche oltre la genitorialità
I Sindacati sono ovviamente partiti all’attacco e dopo la decisione di questa azienda che ha deciso di dare del tempo libero ai propri lavoratori, ha ritenuto opportuno precisare come questo dovrebbe essere solo un punto di partenza. Il passo ulteriore dovrebbe essere quello di uscire dalla politiche per la genitorialità e di estendere la possibilità di convertire i premi di risultato in tempo libero.
“In molte aziende avviene con gli straordinari, che possono essere pagati oppure convertiti in giorni di riposo. Stiamo chiedendo come sindacati unitari la stessa possibilità per i premi di risultato” sono queste le parole di Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl che sta continuando a lavorare anche sull’idea di ridurre le ore e le giornate di lavoro per tanti settori del lavoro di moltissime persone.
Ovviamente cosi come riporta Money.it ci sono anche degli esempi da seguire, come: “In alcuni ambienti è possibile “donare” ore di lavoro ai colleghi e per ogni ora donata l’azienda aggiunge il 20% in più. La conversione dei premi di risultato in tempo libero è un passo in più sul quale è necessario ragionare ora per andare incontro alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici in un mercato del lavoro che è stato profondamente cambiato dalle dinamiche della pandemia e non solo”.
