Caso Cospito, anarchici rivendicano incendio auto a Poste italiane

I seguaci del detenuto che lotta per il 41 bis con lo sciopero della fame sono dietro a quanto avvenuto nella capitale. C’entrano anche gli scuolabus?

Attentato si pensava, attentato è stato. Con una lettera apparsa su diversi canali social riconducibili ad alcuni gruppi anarchici che hanno rivendicato l’incendio che c’è stato alle 16 auto di Poste Italiane. La pista anarchica insomma è dietro a quanto è avvenuto e che ha rischiato di mettere in pericolo le persone che lavoravano in quel posto. L’allerta del governo è alta e le avvisaglie c’erano state alcune settimane fa.

L'attentato
Vigili del fuoco in azione durante un incendio (Ansa Notizie.com)

Il testo della lettera è abbastanza inequivocabile: “Salutiamo il 150esimo giorno di sciopero della fame del nostro fratello e compagno Alfredo Cospito regalandoci la gioia di attaccare con il fuoco le infrastrutture dello stato Italiano, nello specifico abbiamo incendiato 16 macchine di proprietà delle Poste Italiane. Fieri di aderire alla campagna di vendetta, contro l’abominio del 41 bis, l’ergastolo ostativo e la condanna a morte di Alfredo lanciata contro lo stato Italiano“. Ora non resta che indagare e capire chi sia stato. Naturale che anche per quanto è avvenuto alle 22 autovetture adibite al trasporto dei ragazzi che vano a scuola c’è il forte sospetto che ci sia anche in quel caso una pista anarchica.

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