“Maxiprocesso? Un obbrobrio”, Di Matteo risponde a tono alle accuse

“Maxiprocesso? Un obbrobrio”, in merito a queste affermazioni non si è fatta assolutamente attendere la risposta da parte di Nino Di Matteo che ha risposto alle accuse

Di Matteo
Nino di Matteo (Ansa Foto)

Tutti rimangono in silenzio. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che le sue parole hanno fatto inevitabilmente rumore. Protagonista in questione la professoressa Daniela Chinnici. La stessa che si è voluta soffermare sul maxiprocesso. Definendolo un vero e proprio “obbrobrio“. Il tutto si è verificato all’interno dell’aula ‘Chiazzese‘ della facoltà di Giurisprudenza. Durante un incontro organizzato con gli studenti appartenenti all’associazione ‘Contrariamente’ con il magistrato Nino di Matteo. Dal titolo: “Tra riforme e lotta alla mafia: cosa è cambiato dal 1992 all’arresto di Messina Denaro”. Si scaglia contro le modifiche del processo penale che sono state fatte dopo le stragi del ’92. In cui morirono i giudici Giovanni Falcone prima e Paolo Borsellino poi.

Non solo: si è discusso anche del maxiprocesso del 1986-87 ed anche della trattativa “Stato-Mafia“. Oltre all’arresto dell’ex latitante Messina Denaro, riforma Cartabia e molto altro ancora. Queste le parole rilasciate dallo stesso DI Matteo: “I mafiosi 10, 20 anni di detenzione li affrontano. In una circostanza, confermata anche in sentenze definitive, Riina diceva che bisognava evitare l’ergastolo. Lo diceva perché, insieme al 41bis, mette in difficoltà l’uomo d’onore condannato perché ne mette in difficoltà il ruolo, come invece lo mantiene quando il carcere è temporaneo e consente di mantenere i contatti con l’esterno”.

Di Matteo: “Maxiprocesso obbrobrio? Un insulto a memoria di Falcone e Borsellino”

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Nino di Matteo (Ansa Foto) Notizie.com

Per quanto riguarda le riforme, invece, ci ha tenuto a sottolineare: “Si vogliono riformare la Costituzione alla quale noi invece dovremmo imparare ad obbedire veramente. Il problema non è riformare i principi costituzionali, ma applicarli”. Poco prima di rivelare quella parole, la Chinnici si soffermava anche su importanti autori del diritto processuale penale. Un dibattito che è andato a crescere, appunto, quando la professoressa ha definito il maxiprocesso un vero e proprio “obbrobrio”.

In merito a questa affermazione non si è fatta assolutamente attendere la risposta da parte dello stesso di Di Matteo: “Nei processi di mafia non c’è stata mai alcuna violazione dei diritti di difesa, è inaccettabile che uno dei pilastri della lotta alla mafia quale fu il maxiprocesso sia definito un obbrobrio. Un insulto alla memoria di Falcone e Borsellino, che avevano il culto delle regole dello stato di diritto”.

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