Superbonus, corretto e pronto all’uso: “Prevista nuova crescita”

Opportunità importante per il settore delle costruzioni e per i cittadini italiani, in quanto permette di incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e di ridurre i costi legati ai consumi. La norma nasce per favorire la diffusione di prodotti altamente performanti e la riduzione delle emissioni di CO2

Il Superbonus è una delle novità più importanti per il settore delle costruzioni in Italia, in quanto rappresenta un’occasione per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici. Nel 2023, questa misura prevede un credito d’imposta del 110% per le spese sostenute per interventi di efficientamento energetico. Questo prevede che i contribuenti possano usufruirne suddividendo in 5 quote annuali di pari importo, per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2023 (per i condomini che, al 30 giugno 2022, abbiano raggiunto almeno il 60% delle opere previste) o al 30 giugno 2022 (nel caso degli immobili unifamiliari), per i seguenti lavori primari di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica degli edifici.

Superbonus
Ponteggi su palazzi per la ristrutturazione delle facciate (Ansa) – Notizie.com

Una delle condizioni che regolano l’accesso è che gli interventi rubricati dal Decreto Rilancio, oltre al rispetto dei requisiti tecnici minimi indicati dalla legge, debbano assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio o, in alternativa, il conseguimento della classe energetica più alta. Tale variazione va dimostrata “mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape), rilasciato da tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata“.

Superbonus, Meloni: “Correzione necessaria”

Nella giornata di ieri, la premier Giorgia Meloni, citando il superbonus e replicando a una interrogazione di M5s su un contributo di solidarietà del settore bancario in relazione all’aumento dei tassi di interesse, ha spiegato: “Ovviamente la complessità della situazione richiede degli approfondimenti ma credo sia necessario partire dalle emergenze come ad esempio alcuni casi nei quali norme discutibili potrebbero aver finito per favorire rendite di posizione. Siamo pronti ad adottare ogni misura richiesta dalla necessità di correggere squilibri come quelli generati da norme che gratuitamente hanno consentito le distorsioni prodotte“.

Giorgia Meloni
La premier Giorgia Meloni si è esposta sul Superbonus (Ansa) – Notizie.com

In ogni caso il costo delle agevolazioni relative al Superbonus, sommato agli altri bonus edilizi, è destinato a superare i 110 miliardi già rivisti al rialzo nella Nadef dello scorso autunno. L’ha spiegato la presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), Lilia Cavallari, in audizione presso la commissione Bilancio della Camera: “Per il 2023 e il 2024 ci si può attendere un’ulteriore crescita dei crediti di imposta dovuta ai nuovi investimenti edilizi. Per il Superbonus le quote annuali di detrazioni (crediti potenziali) per i lavori conclusi entro il 2022 sarebbero circa 12 miliardi nel 2023 (4,8 volte quelli potenziali del 2021); se si considerano anche gli investimenti non conclusi nel 2022, e quelli asseverati a febbraio 2023, nella misura in cui riusciranno a essere portati a termine, potranno generare nel 2024 altri crediti potenziali fino a 6 miliardi. L’Ecobonus ammontava a circa 4,5 miliardi nel 2020, mentre gli investimenti a solo titolo di Superbonus energia a tutto febbraio 2023 hanno raggiunto i 68,5 miliardi“.

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