Agguato ai Fedayn da parte degli ultras della Stella Rossa, svelato chi c’è dietro a tutto questo. Con tanto di striscione prima rubato e poi bruciato

Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Messaggero‘ pare che non ci sono abbastanza dubbi in merito a quanto successo qualche settimana fa. Ovvero con l’agguato organizzato dagli ultras della Stella Rossa nei confronti dei Fedayn. Dietro tutto a questo attacco ci sarebbe il gruppo Wagner. A quanto pare ci sarebbero cinque mercenari di Prigozhin, di nazionalità serba, che avrebbero fatto parte di questo agguato. Gli stessi che avrebbero rubato lo striscione (poi bruciato) ai tifosi della Roma. Ricordiamo che il tutto avvenne lo scorso 4 febbraio. Un gruppo, formato da moltissime persone, tutte vestite di nero avrebbe attaccato a piazza Mancini gli ultras dei Fedayn. Nel corso degli scontri furono due le persone rimaste ferite.

Uno con un evidente taglio alla testa, mentre un altro con un ematoma cerebrale. All’arrivo delle forze dell’ordine gli aggressori avrebbero fatto perdere le loro tracce scappando. Il loro “bottino” fu, appunto, uno striscione degli Fedayn e quello della “Brigata Roberto Rulli“. Secondo quanto riportato dagli stessi inquirenti pare che i combattenti in Ucraina abbiano usufruito di un “permesso premio” per potersi fare un giro nel nostro Paese. La Digos, nel corso delle sue indagini, ha scoperto che le tracce arrivano fino ad una agenzia di viaggi presente nel Donbass. In quella occasione vennero comprati cinque biglietti aerei per arrivare nel nostro Paese.

Roma, agguato ai Fedayn: dietro a tutto questo il gruppo Wagner

A quanto pare i nominativi si sono registrati in alberghi a Milano e a Bologna. Per vedere la partita di basket. Una cinquantina di loro sono arrivati a Roma (dove hanno rubato lo striscione poi bruciato allo stadio Mitic di Belgrado). Altri, invece, sarebbero giunti a Napoli. Per il quotidiano non ci sono dubbi: gli ultras della Stella Rossa avrebbero studiato il piano.

Prima con un sopralluogo all’Olimpico lo scorso 1 febbraio (durante il match di Coppa Italia tra la Roma e la Cremonese). Poi avrebbero girato l’Italia da una settimana in cerca di altri obiettivi. Una vicenda che sta continuando ad andare avanti. Molto probabile che le novità non siano affatto finite qui.