Omicidio Cerciello Rega, annullate condanne: la gioia dell’americano

Omicidio Cerciello Rega, nelle ultime ore la notizia dell’annullamento delle condanne nei confronti dei due americani: la soddisfazione di uno di loro attraverso alcune dichiarazioni

Omicidio Cerciello Rega
Processo omicidio Cerciello Rega (Ansa Foto) Notizie.com

Un processo che continuerà sicuramente a far discutere con il passare del tempo. Con l’amarezza e la delusione da parte dei familiari di Mario Cerciello Rega che escono sconfitti dal Tribunale in merito all’ultima decisione dei giudici. Ovvero quella di annullare completamente le condanne nei confronti dei due americani. L’Alta Corte ha deciso di accogliere la tesi presentata dalla difesa in merito ai due accusati Elder e Natale Hjort. A quanto pare, questi ultimi, non avevano capito che la vittima ed il suo collega fossero carabinieri. Ed è per questo motivo che le condanne inflitte nei loro confronti (rispettivamente di 24 e 22 anni) sono state annullate.

Una notizia che è arrivata nella serata di ieri e che ha lasciato buona parte dei presenti completamente spiazzati. Per non parlare degli amici e familiari della vittima che continuano a chiedere giustizia nei confronti dell’uomo ucciso con 11 coltellate a Roma il 26 luglio di quattro anni fa. Direttamente dal carcere di Velletri, dove in questo momento si trova rinchiuso, ha parlato direttamente Gabriel Natale Hjort. Quest’ultimo, dalle mura della prigione, avrebbe rilasciato qualche dichiarazione in merito alla decisione dei giudici.

Omicidio Cerciello Rega, Hjort: “Lacrime di gioia e sollievo

Omicidio Cerciello Rega
Omicidio Cerciello Rega (Ansa Foto) Notizie.com

Queste sono le parole da parte dell’americano: “Ieri ho atteso fino a tarda notte senza avere notizie. Questa mattina avevo paura di svegliarmi e quando ho appreso la notizia sono scoppiato in lacrime. È la prima volta dopo quattro anni di detenzione che ho provato una sensazione di sollievo anche se so che il cammino per ottenere libertà è ancora lungo“. Nelle ultime ore ha incontrato i suoi avvocati: Francesco Petrelli e Fabio Alonzi.

Poi non è mancato il pensiero alla sua famiglia che non lo ha mai abbandonato tutto questo tempo: “Sono felice per me. Ho sempre creduto che qualcuno prima o poi avrebbe ascoltato le mie ragioni. Sempre avuto fiducia nella giustizia di questo Paese che ora sento come una mia seconda casa. Voglio ringraziare i miei legali che mi sono stati sempre vicini“. Poi il pensiero verso i parenti dell’uomo ucciso: “Non voglio neppure dimenticare la famiglia del brigadiere Cerciello cui mi sono sempre sentito vicino sicuro che la mia innocenza non possa essere causa del loro dolore“.

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