Messina Denaro, blitz dei carabinieri: spuntano altri arresti

In merito alla vicenda che vede come protagonista Matteo Messina Denaro spuntano altre importanti novità. Un nuovo blitz da parte dei carabinieri che ha portato all’arresto di altre persone ritenute vicine all’ex latitante

Messina Denaro
Matteo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com

Non smettono assolutamente le indagini da parte della Procura e dei carabinieri in merito alla vicenda di Matteo Messina Denaro. Ovvero quella del boss di Castelvetrano arrestato verso la metà di gennaio dopo una latitanza durata ben 30 anni. Secondo quanto riferiscono alcune fonti locali pare che i carabinieri del Ros abbiano arrestato altre persone. Le stesse ritenute molto vicine all’ex latitante. Si tratta di Emanuele Bonafede (nipote del boss di Campobello di Mazara, Leonardo) e la moglie Lorena Ninfa Lanceri.

Questi ultimi sono finiti in manette ed accusati di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dal metodo mafioso. Ad avviare l’inchiesta ci ha pensato il procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia. Con la collaborazione dell’aggiunto Paolo Guido e dai pm Piero Padova e Gianluca De Leo. I militari, a quanto pare, avrebbero trovato importanti riscontri del rapporto che riguardava il boss e la stessa donna. Tanto è vero che Messina Denaro, per cercare di nascondere l’identità della stessa, la chiamava ‘Diletta‘.

Messina Denaro, altri arresti all’alba: sono 6 i fiancheggiatori in manette

Altri arresti
Arrestati altri fiancheggiatori di Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com

Da quando il boss è stato identificato e catturato all’interno della clinica ‘La Maddalena‘ di Palermo sono iniziate lunghissime indagini da parte degli inquirenti. Ed anche numerosi arresti. Fino a questo momento, considerando l’ultimo blitz di questa mattina, sono sei i favoreggiatori che sono finiti in manette. Gli stessi che hanno aiutato la latitanza del pericoloso boss. Oltre a quest’ultimo sono finiti in carcere l’autista che lo ha accompagnato in clinica, Giovanni Luppino, il geometra che gli ha prestato la sua identità, Andrea Bonafede. Il cugino omonimo di quest’ultimo (che avrebbe fatto avere le prescrizioni mediche per le cure).

Il medico che gli ha prescritto farmaci Alfonso Tumbarello, oltre ad Emanuele Bonafede e Lorena Ninfa Lancieri. Le accuse nei loro confronti sono molto gravi: si parla di vario titolo di concorso esterno in associazione mafiosa, favoreggiamento e procurata inosservanza di pena. Sempre nel corso delle indagini è venuto fuori che, durante il suo periodo di latitanza, lo stesso Messina Denaro è stato aiutato in tutti questi anni da molte persone considerate vicine a lui. Non è assolutamente da escludere che il numero degli arrestati possa essere finito qui. Nel frattempo il lavoro della Procura e dei carabinieri continua.

Impostazioni privacy