Nell’Archivio di Stato di Firenze è stato rinvenuto l’atto di liberazione dalla schiavitù della madre del genio del Rinascimento, un’ipotesi da sempre al vaglio degli studiosi, ma che ora è diventata realtà
Una schiava catturata in una colonia veneziana alla foce del Don. La madre di Leonardo Da Vinci non era italiana e soprattutto non era una donna libera, ma una giovane arrivata dal mar Nero per essere sfruttata nelle manifatture tessili attorno a Rialto e poi come balia a Firenze. Questa la conclusione alla quale sono arrivati dopo molti anni di ricerca alcuni studiosi italiani.
Leonardo da Vinci di ser Piero è stato uno scienziato, inventore e artista italiano. Uomo d’ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell’umanità, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell’arte e della conoscenza.
Svelato l’ultimo “mistero” del grande genio italiano
Una principessa resa schiava. Secondo il documento ritrovato nell’Archivio di Stato di Firenze, Caterina, la madre naturale del grande Leonardo da Vinci, era figlia del principe Yakob, che governò uno dei regni sugli altopiani delle montagne settentrionali del Caucaso. In seguito fu però resa schiava dopo essere stata rapita, probabilmente dai tartari. Questo è scritto in un documento ufficiale ritrovato dopo anni di ricerche firmato da Piero da Vinci e reso noto dallo scrittore Carlo Vecce, presentando il suo libro “Il sorriso di Caterina”. Finalmente anche questo ultimo mistero sulla vita del grande genio e inventore italiano è stato svelato.
Da qualche anno, infatti, girava l’ipotesi che sua madre potesse essere una schiava e ora è arrivata la conferma: era una profuga straniera venduta ai veneziani. Il documento inedito è datato 2 novembre 1452. “Un po’ per caso, qualche anno fa, sono venuti fuori questi documenti, ho iniziato a studiarli per dimostrare che questa Caterina schiava non era la madre di Leonardo, ma alla fine tutte le evidenze andavano in direzione contraria, soprattutto questo documento di liberazione”, ha raccontato lo scrittore.
Leonardo da Vinci quindi sarebbe italiano a metà. La madre Caterina era quindi una principessa dei Circassi, figlia del principe Jacob, che governò uno dei regni sugli altopiani delle montagne settentrionali del Caucaso, ma dopo essere stata rapita, probabilmente dai tartari, fu fatta schiava e rivenduta ai veneziani, approdando così poco dopo a Firenze. A Firenze giunse nel 1442, intorno a 15 anni, dove lavorò come serva e balia in casa di Ginevra. Fu qui che Caterina conobbe Piero da Vinci, il notaio con cui concepì il figlio illegittimo nato il 15 aprile 1452, ad Anchiano, piccolo borgo del comune di Vinci. Leonardo tra l’altro fu il primogenito di Piero, ma non di Caterina perché, ha spiegato lo stesso Vecce, sulla base dei documenti dell’Archivio di Stato di Firenze, risulta che nel 1450 era stata già incinta risultando infatti una balia che allattava.
