Lâamministratore delegato nerazzurro ha commentato gli incresciosi episodi che hanno impedito a molti sostenitori interisti di entrare al âDo Dragaoâ di Oporto per assistere alla partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, con il quale la squadra di Inzaghi ha conquistato i quarti a distanza di 12 anni dallâultima volta
Hanno vissuto un incubo i tifosi dellâInter che ieri sera erano volati a Oporto per assistere alla gara valida per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro i lusitani. Un match pareggiato 0-0 e che ha permesso alla squadra di Simone Inzaghi di centrare il traguardo dei quarti che mancava da 12 anni alla societĂ nerazzurra, ma senza poter contare su molti dei suoi sostenitori.
Nonostante il lavoro delle diplomazie nel pomeriggio di martedĂŹ, infatti, quando alla fine era stato assicurato lâingresso ai nerazzurri che avevano acquistato il biglietto ma non nel settore ospiti, molti non sono stati comunque fatti entrare allo stadio (pur con regolare ticket per un posto nello spicchio riservato ai sostenitori italiani). La situazione, seppur spiacevole, è comunque rimasta sotto controllo e fortunatamente non ci sono stati scontri.
Ciò non toglie però il profondo rammarico per tutti coloro che non hanno potuto assistere alla partita, verso i quali al termine dellâincontro sono arrivate le parole di solidarietĂ da parte dellâamministratore delegato Beppe Marotta: âCelebriamo il passaggio del turno dopo 12 anni, va ascritto allâallenatore, ai giocatori e ai tifosi presenti. Faccio un pensiero anche a chi è rimasto fuori dallo stadio, è un atto imprevisto che ci porterĂ ad avere un confronto con lâUefaâ.
Il dirigente dellâInter ha poi continuato su Sky Sport il suo riferimento alle migliaia di tifosi nerazzurri che non sono riusciti ad entrare allo stadio âDo Dragaoâ di Oporto, nonostante avessero un regolare biglietto: âHo visto un mucchio di famiglie con bambini, è un fatto spiacevole, perchĂŠ il mondo il calcio deve essere un momento di felicitĂ . Ă una pagina amara in un contesto piacevole come staseraâ.
Per questo motivo la societĂ si muoverĂ attraverso le istituzioni: âFaremo un esposto allâUefa per capire cosâè successo: le forze dellâordine ci avevano rassicurato sullâingresso dei tifosi. Siamo davanti ad un nucleo di tifosi che rappresentava famiglie e bambini che non erano qui per perpetrare atti di violenza: non câerano allarmi per impedire lâingresso. Dobbiamo evitare che si verifichino queste situazioniâ.