Roma, omicidio Francesco Vitale: c’è un altro fermo

Roma, omicidio del pr pugliese Francesco Vitale: nel corso di questa vicenda si è verificato un altro arresto da parte dei carabinieri 

Omicidio Roma
Omicidio Francesco Vitale (Ansa Foto) Notizie.com

Arrivano altre novità in merito all’uccisione di Francesco Vitale, l’uomo morto lo scorso 22 febbraio nel quartiere Magliana (a Roma). Un’altra persona è finita in manette ed accusata dell’omicidio. Ricordiamo che la vittima, un pr barese, è precipitato dal quinto piano di una palazzina al civico 40 di Pescaglia. Una settimana fa i carabinieri avevano arrestato un uomo: un 37enne con precedenti penali ed accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato dalla morte dell’ostaggio. L’altra persona arrestata è un 48enne: si tratta di Sergio Placidi. Anche lui accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione con l’aggravante di aver ucciso la vittima.

Nel frattempo i carabinieri continuano le loro indagini di rito per cercare di capire se possono fuoriuscire altre novità in merito. Secondo quanto riportato da fonti locali pare che l’arrestato sia stato individuato sulla via Pontina (a Pomezia) da parte dei militari del Nucleo Investigativo di Roma. Con la collaborazione dei colleghi del Reparto Territoriale di Aprilia e della squadra di Roma Eur e Pomezia. Per lui si sono aperte immediatamente le porte del carcere di Regina Coeli. Sono ancora tanti i dubbi e le cose da risolvere in questa vicenda. Non è da escludere che nelle prossime ore possa esserci un interrogatorio nei confronti dell’uomo arrestato.

Roma, omicidio Francesco Vitale: arrestata un’altra persona

Carabinieri
Carabinieri (Ansa Foto) Notizie.com

Le due persone, fino a questo momento, arrestate sono gravemente accusate di aver sequestrato (per più di 12 ore) il pr pugliese. Il tutto è successo nella notte tra il 31 ed il 22 febbraio. Dopo la notizia della morte della vittima dei due si erano perse completamente le tracce. Le indagini hanno sempre riportato che Vitale sia arrivato a Roma insieme alla compagna (poi quest’ultima andata a Napoli per andare a trovare alcuni suoi parenti). Poi sarebbe stato rapito per un debito che si avvicina al mezzo milione di euro (probabilmente per droga).

Successivamente è stato portato in un appartamento della Magliana, di proprietà di una persona incensurata (già interrogata dagli inquirenti). Resta ancora da capire come sia potuta accadere la caduta: se è stato un gesto volontario oppure lo abbiano spinto. Dopo la caduta dell’uomo è stato setacciato l’intero appartamento: sono state rivenute tracce di sangue ed un forte odore di candeggina.

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