Il Ministro dell’Agricoltura parla a Il Giornale e spiega la sua idea per non assistere ad altre stragi di migranti
Si sbraccia, sbraita e vorrebbe tanto essere ascoltato perché quando parla qualcuno di Fratelli d’Italia sulla questione dei migranti c’è sempre qualcuno che storce il naso o che abbia pregiudizi, come se da quella parte politica si voglia il male dei migranti o che ci sia indifferenza di default. “Continuiamo a fare il possibile per impedire stragi causate dai mercanti di morte“, sono le parole del Francesco Lollobrigida Ministro dell’Agricoltura e capo delegazione di Fratelli d’Italia al governo, all’indomani dell’intervento alla Camera del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sulla tragedia di Cutro. “Il presidente Meloni ha il merito di aver posto per prima e con determinazione il tema in Europa. Dopo la tragedia di Cutro ha scritto alla Commissione europea. Siamo convinti che per evitare che altre persone muoiano vanno fermate le partenze illegali”. 
L’Italia fa tanto, molto più di quello che appare, anche i rapporti con l’Europa e nel suo insieme sono migliori rispetto a quello che sembrano, ma nonostante questo la sensazione che sui migranti la situazione tra il Belpaese e il resto degli altri paesi è sempre caotica e confusionaria. “Sono migliori di quelli che avrebbero preferito i catastrofisti. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rappresentato un’inversione della narrazione sbagliata fatta durante la campagna elettorale. A livello internazionale, infatti, c’è una presenza, una credibilità e una capacità d’incidere che denota competenza e capacità di interfacciarsi in modo molto positivo anche con gli altri leader“, spiega Lollobrigida al quotidiano Il Giornale in una lunga e dettagliata intervista.
La stampa estera ha elogiato Meloni: “I fatti smentiscono la narrazione della sinistra”
Nonostante le polemiche e situazioni inerenti a quanto si dice e si racconta in Europa sul governo guidato dalla Meloni, la stampa estera e giornali quotati e importanti come The Times, Le Figarò e The Economist hanno elogiato l’operato di quello che sta facendo l’Italia a livello internazionale. Erano infondati i timori espressi da Enrico Letta. “I fatti hanno smentito la narrazione della sinistra che vedrebbe l’Italia guidata da Meloni isolata in Europa. Fuori dai nostri confini vengono elogiate le azioni politiche e riconosciuto a questo Governo stabilita, grazie ad una linea pragmatica, ad una visione e a un’azione in politica estera basata su una diplomazia a 360 gradi del presidente del Consiglio“.
Per non parlare dell’inserimento e del nuovo arrivo di Elly Schlein alla guida della segreteria del Pd che non ci ha messo molto a strillare e dare diktat vecchi e usati spesso in campagna elettorale, a partire dalla richiesta di dimissioni per Piantedosi o il corteo di Firenze e chiamare a raccolta la gente per partecipare alla “marcia antifascista” sempre a Firenze. “Schlein ha l’occasione di dimostrare di essere espressione di una nuova sinistra. I primi atti mi sembrano rivolti al passato e non mi sembrano andare in questa direzione”.