L’Ifab, l’ente internazionale che stabilisce le regole del calcio, al termine della propria assemblea generale, ha ratificato un cambiamento rivoluzionario nel rapporto arbitro di campo e uomini alla Var 

Si è tenuta la nuova Assemblea Generale Annuale dell’IFAB, al termine della quale l’organismo ha approvato una serie di modifiche regolamentari. In particolare, si è deciso di testare l’apertura al pubblico dei dialoghi tra arbitri e VAR al momento di prendere una decisione attraverso la tecnologia. Tutti i dialoghi che intercorrono tra il giudice in campo e gli assistenti davanti al monitor saranno pubblici e quindi ascoltabili in tempo reale dagli spettatori, sulla falsariga di quanto avviene da anni nel rugby.

 Nel calcio da alcune stagioni è stato introdotta la VAR, uno strumento usato dai giudici di gara per esaminare situazioni dubbie. I due ufficiali di gara che collaborano con l’arbitro in campo vengono chiamati VAR, acronimo di Video Assistant Referee,  e AVAR. Questi esaminano le situazioni dubbie della partita tramite l’ausilio di filmati. Il metodo di arbitraggio che utilizza tale tecnologia viene comunemente chiamato VAR.

È stata approvata la svolta storica

Lo sviluppo tecnologico corre veloce e il calcio deve adattarsi ai tempi, l’introduzione negli ultimi anni della Var ha indubbiamente aiutato arbitri e assistenti a sbagliare sempre meno, evitando grossolani errori che in altre occasioni erano andati a inficiare i risultati finali delle partite. Ma ora è già tempo di andare ancora oltre e per questo, nell’ultima assemblea generale dell’organo competente alle modifiche regolamentari nel calcio, è stata ratificata l’ennesima importante novità. E’ stato infatti deciso dall’Ifab quanto era già stato annunciato dopo il meeting di gennaio: gli arbitri potranno essere ascoltati ascoltati, tramite un microfono, e potranno chiarire al pubblico le decisioni che stanno prendendo in campo, nel momento di ricontrollare le immagini incriminate insieme agli assistenti in sala Var. Un esperimento già testato in Marocco in occasione dell’ultimo Mondiale per club, in pratica il pubblico allo stadio e davanti la tv potrà ascoltare in diretta quello che gli arbitri dicono quando c’è un consulto al Var e capire così ancora meglio i motivi che portano a prendere una decisione piuttosto che un’altra, un modo per rendere ancora più limpida la direzione arbitrale.

Una vera e propria “rivoluzione” che ora, prima di essere introdotta in pianta stabile in tutti i campionati  e nei tornei che utilizzano in pieno la nuova tecnologia, sarà adottata ai Mondiali Under 20 in Indonesia e ai Mondiali femminili che si giocheranno ad agosto in Nuova Zelanda e Australia. Al termine di questi tornei, e comunque entro la fine dell’anno, è scritto in una nota dell’Ifab “verrà presa una decisione se il processo continuerà in altri tornei Fifa, il tutto per migliorare ulteriormente la comunicazione con i tifosi negli stadi”. Una svolta storica nel mondo del calcio e di conseguenza in quello arbitrale che lo stesso presidente della FIFA, Gianni Infantino, aveva anticipato tempo fa, e la promessa è stata mantenuta. Ora la promessa è diventata realtà per una trasparenza totale nell’utilizzo della tecnologia che sempre più sta modificando anche l’esito delle stesse partite.