Onu, accordo storico tra Stati sulla protezione degli oceani e dell’alto mare

Dopo quindici anni di discussioni e quattro negoziati, a New York è stata raggiunta un’intesa fondamentale

Un accordo storico che fa felice chi vuole bene all’ambiente e al mare. Ci sono voluti tanti anni, quindici per l’esattezza, ma alla fine gli Stati membri delle Nazioni Unite, dopo tanto discutere e tergiversare, hanno raggiunto un’intesa sul primo trattato internazionale per la protezione dell’alto mare. L’obiettivo finale è quello di limitare e azzerare del tutto le minacce a quegli ecosistemi che sono fondamentale per l’umanità. Rena Lee, la presidente della Conferenza sugli oceani, ha detto sorridendo che “la nave ha raggiunto la riva”.

Lo storico accordo
L’accordo raggiunto dall’Onu sulla protezione del mare è storico (Ansa Notizie.com)

Incredibile che ci sia voluto così tanto tempo per trovare un accordo, quando in realtà, se bisogna essere sinceri fino in fondo, si è perso tanto tempo e questo accordo è stato raggiunto sul filo di lana. Anzi il confine è stato superato abbondantemente un paio d’anni fa, almeno per quelli che sono i risultati, ma è sempre meglio raggiungere un’intesa che non arrivarci mai. Questo anche il senso delle parole di alcuni delegati che non hanno omesso che “quindici anni di discussioni, di cui quattro di negoziati formali” sono stati eccessivi.

Raggiante la Von der Leyen: “L’oceano è cibo, energia e vita”

L'intesa
L’accordo raggiunto dagli Stati Membri dell’Onu è importante per la nostra sopravvivenza (Ansa Notizie.com)

Dopo tante riunione in giro per il mondo, insomma, la sede di New York, quella vera e definitiva e soprattutto ufficiale, è stata giusta. I delegati che hanno partecipato alla riunione hanno stilato un testo che dovrà essere ratificato, ufficializzato e firmato da tutti i capi di Governo che fanno parte delle Nazioni Unite. Dovrà essere controllato dai servizi legali di ogni paese e tradotto nelle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite come da prassi.

L’accordo, sostanzialmente, prevede che “l’alto mare inizia” dove finiscono le “zone economiche esclusive degli Stati, a un massimo di 200 miglia nautiche (370 chilometri) dalla costa, e non è quindi sotto la giurisdizione di nessuno Stato”. Una volta terminato il controllo e ratificato, il testo verrà depositato alle Nazioni Unite e firmato da tutti. Raggiante il presidente della Commissione Europea Urusla von del Leyen che su Twitter scrive e ribadisce quello che ha sempre detto: “L’oceano è cibo, energia, vita. Ci ha dato così tanto all’umanità: è tempo di restituire. Accolgo con favore l’accordo sull’alto mare; un trattato che proteggerà gli oceani oltre la giurisdizione nazionale. Ce l’abbiamo fatta!“.

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