Serie A, i dati che arrivano dal campionato italiano sono a dir poco importanti. Chi lo ha detto che i più ricchi vincono?
Che sia l’anno dell’Italia e di alcune squadre della Serie A? Per il momento è ancora presto per tirare le somme, ma i risultati (ottenuti fino ad ora) lasciano ben sperare. Dalla Champions League fino ad arrivare alla Conference. Mai come in questa stagione stiamo notando che chi ha possibilità di spendere sul mercato importanti cifre non è detto che sia destinato a vincere. Gli esempi più lampanti (sempre fino a questo momento, ci teniamo sempre a ribadirlo) portano la firma del Paris Saint Germain e soprattutto del Chelsea. Senza dimenticare il Liverpool che non sta attraversando affatto un buon momento di forma.
Anche perché, comprare calciatori importanti e pagarli a peso d’oro, non vuol dire assolutamente che la squadra posa diventare imbattibile. Un esempio lampante lo stiamo vivendo proprio nella nostra Serie A grazie ad una squadra che sta facendo vedere a tutti le sue importanti qualità. Un fatturato, sempre in verde, da quasi 20 anni. Il Napoli di Luciano Spalletti è una gioia per tutti gli amanti del bel calcio. In campionato o in Europa non fa differenza: detta legge e, soprattutto, grande dominio. Una macchina “quasi” perfetta. Aggiungiamo il “quasi” visto che la perfezione non esiste nel calcio. Però i numeri parlano chiaro e sono dalla parte degli azzurri.
Serie A, i numeri delle italiane non mentono
I 18 punti di distacco dalla seconda in campionato fanno capire a tutti che non c’è storia. Hai voglia di scaramanzia o di altro, ma in città qualcosina inizia a “rumoreggiare”. Anche se le “inseguitrici”, come dimostra la media punti, non vanno csì male. Sono 1,9 punti a partita a proiezione di 74 da parte delle squadre milanesi che sono pronte a disputare un “altro” campionato. Tutti per un solo obiettivo: riuscire a conquistare un posto per la prossima edizione della Champions League: Milan, Inter, Atalanta, Roma, Lazio e Juventus.
Tutte insieme unite per dimostrare che si può anche spendere poco (e non cifre esorbitanti come le squadre di Premier) per poter vincere e magari ottenere degli importanti riconoscimenti. E’ vero che stiamo a poco più della metà della stagione, ma se i numeri sono questi ci sarà davvero da divertirsi. Chi vivrà, vedrà (e vincerà?).
