Astorre, quando il senatore venne assolto dalle accuse di truffa

Bruno Astorre, quanto il senatore venne assolto dalle accuse di truffa di due anni fa. Ovvero quando era vicepresidente della Regione Lazio

Bruno Astorre
Bruno Astorre (Ansa Foto) Notizie.com

Il mondo della politica è sconvolto per la morte di Bruno Astorre. Le notizie, giunte verso ora di pranzo, direttamente da Palazzo Cenci sono state a dir poco drammatiche ed un colpo al cuore per tutti i politici. In particolar modo per chi aveva lavorato con lui fino a qualche ora prima. Nel frattempo continuano ad arrivare messaggi di cordoglio da tutti i vertici politici che si stringono attorno al dolore che la famiglia sta provando in questo momento. In particolar modo alla moglie Francesca Sbardella, prima cittadina di Frascati, ed ai suoi figli.

In questo momento il portone è ancora chiuso: è consentito il passaggio solamente alle forze dell’ordine ed alla polizia scientifica. Quest’ultima che sta continuando ad indagare su questa morte. Nel frattempo, spunta alla mente, una vicenda che lo riguardò molto da vicino. Era il 3 febbraio del 2021 quando arrivò la sentenza nei suoi confronti. Ovvero dell’assoluzione dalle accuse di truffa. Di quando aveva assunto il ruolo di vicepresidente della Regione Lazio.

Morte Astorre, quando venne accusato di truffa e poi fu assolto

Palazzo Cenci chiuso
Palazzo Cenci chiuso (Ansa Foto) Notizie.com

Il fatto non sussiste“, così il Tribunale di Velletri, nel corso del processo, si pronunciò su di lui. Fu assolto per questo motivo. Il 3 febbraio del 2021 si mise alle spalle un periodo per nulla semplice visto che, come riportato in precedenza, era stato accusato di truffa. Per alcuni fatti che andavano dal 2010 fino al 2013. Quando aveva assunto il ruolo di vicepresidente della Regione Lazio. Tanto è vero che il senatore, in quella occasione, emanò un comunicato esprimendo tutta la sua soddisfazione in merito.

Queste furono le sue parole a riguardo: “Una sentenza che arriva dopo quasi otto anni tra indagini e processo, e che dimostra pienamente la correttezza del mio operato come vice presidente del Consiglio Regionale del Lazio, tra il 2010 e il 2013″. In quella stessa vicenda ben 16 persone (consiglieri del Pd in regione) finirono nella lista degli indagati. Accusati di vario titolo di truffa, peculato, corruzione e abuso d’ufficio. Vennero rinviati a giudizio. Ringraziò il suo avvocato, Alicia Mejía Fritsch. Una notizia che venne accolta con entusiasmo anche dall’ex governatore Nicola Zingaretti. Lo stesso che, poche ore fa, è stato visto visibilmente scosso e commosso per la tragica notizia.

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