Migranti, Renzi attacca Conte: parole durissime

Matteo Renzi in un’intervista a ‘Il Giornale’ ha duramente attacco l’ex premier Conte sul tema migranti. Il leader di Iv ha parlato anche di Schlein.

Il Giornale ha pubblicato una lunga intervista a Matteo Renzi. Diversi i temi toccati in questo intervento sul quotidiano da parte del leader di Iv e non sono mancate delle frecciatine agli avversari politici. In particolare, l’ex premier ha messo nel suo mirino Giuseppe Conte e questa volta l’attacco è arrivato sul tema dei migranti.

Renzi e Conte
Duro attacco di Renzi a Conte sui migranti – Notizie.com – © Ansa

Oggi ci sono diverse polemiche su Piantedosi dopo le sue parole – ha detto Renzi – io penso che il ministro abbia sbagliato, ma le regole sull’impiego in mare della Guardia Costiera non le ha scritte lui. Quelle leggi, che oggi la sinistra giudica disumane, sono state decise dall’avvocato Giuseppe Conte”.

Renzi: “Contento della vittoria di Schlein”

Renzi
Renzi si è detto contento della vittoria di Elly Schlein – Notizie.com – © Ansa

Il leader di Italia Viva ha parlato anche delle ultime primarie del Pd e della vittoria di Schlein. Renzi si è detto soddisfatto dal punto di vista politico perché per lui la nuova segretaria del Partito Democratico compatterà la sinistra su posizione estremiste lasciando il campo politico centrale al Terzo Polo e Forza Italia.

E poi su eventuali analogie tra lui e Schlein, Renzi non ha dubbi: “Io vedo solamente differenze. Quanto ai risultati, solo il prossimo anno potrò dire se ha fatto meglio di me. Mi auguro per lei che possa fare meglio di Letta anche se bisogna dire che fare peggio di Enrico è quasi impossibile“.

Il giudizio sul governo Meloni

Matteo Renzi
Il giudizio di Matteo Renzi sul lavoro di Giorgia Meloni – Notizie.com – © Ansa

Matteo Renzi in questa intervista ha parlato anche del governo Meloni tirando un primo bilancio. Per il leader di Italia Viva l’esecutivo attualmente “va meglio all’estero che in Italia è questo è un paradosso. Ora deve recuperare il terreno in Europa e tornare a parlare con Macron e sono certo che lo farà. Sui dossier interni sono rimasto un po’ deluso: non mi convincono i progetti di riforma di diversi ministeri mentre su giustizia e difesa sono ottimista“.

L’ex premier, infine, ha sottolineato la sua volontà di giudicare il premier sulle nomine e non sui retroscena di palazzo. “E’ comunque ancora molto presto – ha concluso – ci attendono anni con lei a Palazzo Chigi. Noi siamo pronti ad incalzarla per cose concrete senza pregiudizi ideologici“.

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