Motori endotermici, slitta il voto. Urso: “Tutto merito dell’Italia”

Novità importanti per quanto riguarda la questione dei motori endotermici. L’Ue, infatti, ha deciso di rinviare il voto almeno di qualche giorno.

Il voto per lo stop ai motori endotermici è slittato di qualche ora. Come ricordato dall’Ansa, la riunione per prendere una decisione era prevista nella giornata odierna, ma nelle ultime ore sono cambiate molte cose e quindi la presidenza svedese del semestre Ue ha deciso di rimandare la questione a venerdì per affrontare il tema con gli altri Stati e provare a trovare una soluzione.

Motori
L’Ue rinvia il voto sui motori endotermici – Notizie.com – © Ansa

In particolare, decisivi sono stati no di Italia e Germania. Già nei giorni scorsi Polonia e Bulgaria avevano espresso il proprio parere contrario, posizione nelle scorse ore condivisa anche da Roma. Da parte di Berlino, invece, sono stati espressi dei dubbi ribadendo la necessità di collegare questa misura ad una parallela sugli e-fuels e così alla fine si è deciso di rinviare tutto almeno di qualche giorno per provare a trovare una soluzione. “Siamo riusciti a svegliare l’Europa“, il primo commento di Urso.

Urso: “Cambiare si può”

Urso
Il ministro Urso soddisfatto della decisione dell’Ue – Notizie.com – © Ansa

Il passo indietro dell’Unione Europea è stato appreso sicuramente con soddisfazione da parte del ministro Urso. Sui social il titolare del dicastero delle Imprese e del Made in Italy ha scritto: “Speriamo che altri comprendano che è l’ora della ragione e non certo della rassegnazione. Su tutti i dossier saremo in campo sino alla clausola di revisione del 2026. Cambiare si può”.

Parole che confermano la posizione dell’Italia su questo tema ed ora, come detto in precedenza, sono in corso tutte le riflessioni del caso a livello europeo per trovare una soluzione definitiva.

Ecco perché l’Italia ha detto no

Meloni motori
Ecco perché l’Italia ha detto no allo stop ai motori endotermici – Notizie.com – © Ansa

A spiegare il no dell’Italia è stata direttamente Roma con una breve dichiarazione. Il nostro Paese si è detta “favorevole all’elettrificazione dei veicoli leggeri, ma non crediamo che essa debba rappresentare, nella fase di transizione, l’unica strada per raggiungere le emissioni zero”.

Sempre in questa breve nota è stato precisato che “stabilendo un obiettivo di riduzione delle emissioni nel 2023 senza prevedere alcun incentivo per l’uso di carburanti rinnovabili, non si rispetta il principio di neutralità tecnologica. E per questo motivo come Italia non possiamo sostenerlo”.

Impostazioni privacy